Alcuni giorni fa a Monte Sant'Angelo, un Comune in provincia di Foggia, un uomo di 61 anni, originario del centro pugliese, titolare di un noto ristorante, è stato arrestato dai carabinieri del comando provinciale di Foggia. L'uomo è stato sorpreso ad utilizzare l'energia elettrica in maniera abusiva sia nel proprio esercizio commerciale sia nell'abitazione privata. L'uomo aveva escogitato un sistema ingegnoso per allacciarsi alla rete di energia elettrica.
Il reato è stato scoperto durante un controllo dei militari dell'Arma nel noto locale del Foggiano. I carabinieri si sono insospettiti quando, dopo aver spento il contatore di energia elettrica per procedere in sicurezza ad una verifica, hanno notato che sia la luce che gli utensili elettrici continuavano a funzionare. Probabilmente erano alimentati da una diversa fonte di energia.
Ispezionando più approfonditamente il contatore, anche grazie a particolari strumentazioni tecniche, i militari hanno scoperto che il ristoratore aveva collocato ad oltre un metro sotto terra un cavo che, abusivamente collegato a distanza alla rete, ne sottraeva l'energia elettrica. In questo modo l'uomo per cinque anni è riuscito ad eludere eventuali controlli da parte della società "Enel - Distribuzione".
Il 61enne, dopo le formalità di rito, è stato arrestato con l'accusa di furto aggravato di energia elettrica e, su disposizione dell'autorità giudiziaria, è finito agli arresti domiciliari nella sua abitazione. Dopo l'intervento dei carabinieri, i tecnici della società di distribuzione di energia elettrica hanno poi potuto stimare che il furto andava avanti da cinque anni, come detto. Inoltre, l'uomo aveva sottratto elettricità per un valore di oltre 85mila euro. Questa è la somma che sarà chiesta dalla società come risarcimento al responsabile.
Questo episodio criminoso fa tornare alla mente quello avvenuto otto mesi fa a Napoli. Il titolare di un bar, diventato noto al pubblico grazie alla visibilità data dalla serie televisiva "Gomorra", utilizzava abusivamente l’energia elettrica per svolgere la sua attività commerciale.
A scoprire la truffa dei proprietari del bar sono stati i carabinieri durante alcuni controlli nell'ambito del piano sicurezza per Napoli. Due i locali oggetto di indagini e per entrambi sono scattate le denunce per furto aggravato ai danni dell'Enel.
Nel caso del bar di Gomorra è emerso che, attraverso un filo che si collegava all'illuminazione pubblica stradale, il locale di fatto alimentava tutti i servizi, interni ed esterni. Nel secondo locale i titolari avevano installato, invece, una calamita che rallentava i consumi effettivi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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