Per tutti era un pastore, come tanti, nella zona dauna, sul Gargano. Ma in realtà nella sua casa a Monte Sant'Angelo (un paese di appena 12mila anime in provincia di Foggia) aveva un vero e proprio arsenale. Deteneva in maniera illegale, 122 detonatori all'azotidrato di piombo in grado di innescare esplosivo. L'azotidrato di piombo è un composto di azoto e piombo, sostanza tra le più utilizzate nei detonatori. L'uomo di 68 anni, Matteo Fidanza, è stato arrestato dai carabinieri di Manfredonia in collaborazione con i cacciatori di “Calabria” e “Sicilia”. Il materiale sequestrato era stato nascosto dal pastore in una credenza nella masseria di sua proprietà, in località Portella. La pericolosità e la tipologia dei detonatori sono stati accertati anche dagli artificieri. Fidanza, che non era nuovo alle forze dell'ordine, aveva infatti precedenti in materia di armi. Il 68enne è stato posto agli arresti domiciliari. Qualche anno fa, l’uomo fu deferito all'autorità giudiziaria per reati ambientali e paesaggistici e, nel 2014, sempre dai carabinieri, per porto abusivo di arma. In quella circostanza gli vennero sequestrati un fucile e 18 cartucce. Un altro caso quindi tiene alto l'allarme criminalità nel foggiano, da mesi al centro dell'attenzione per le sanguinose faide. Due giorni fa il ministro dell'Interno Marco Minniti aveva dichiarato che c'è "una netta diminuzione dei reati del 20,41% rispetto allo stesso periodo del 2016 in provincia di Foggia dal 10 agosto al 22 ottobre". Benché l'episodio del pastore con i detonatori in casa confermi l'allerta degli inquirenti e l'attività di prevenzione, inquieta, tuttavia, la scoperta in sé.
E a conferma di ciò, sempre ieri a Mattinata (un altro paesino in provincia di Foggia) un 84enne è stato trovato in possesso di una carabina di precisione ad aria compressa, di una pistola ad aria compressa e di una pistola a salve, priva del tappo rosso imposto dalla legge.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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