Foggia, sempre più adolescenti nelle mense dei poveri

Dopo il Natale la Caritas fa il bilancio: mangiare nelle strutture per i più bisognosi è diventato normale per molti

Foggia, sempre più adolescenti nelle mense dei poveri

Sempre più adolescenti alla mensa per i poveri di Foggia. A dirlo è il direttore della Caritas della città pugliese, don Francesco Catalano, dopo il periodo natalizio che ha registrato la crescita numerica delle famiglie che hanno fatto ricorso a questa struttura.
“Prima si sentivano a disagio a sedersi alle nostre mense, ora sono in tantissimi, con figli adolescenti, a domandare se possono venire a pranzo o a cena. E’ come se mangiare alla mensa della Caritas fosse un fatto normale” ha dichiarato a “La Gazzetta del Mezzogiorno” il parroco di Foggia.

Già qualche mese fa l'allarme era stato lanciato dall'avvocato Luigi Miranda, responsabile per la Puglia del "dipartimento dei difensori del voto". “L'allargamento della soglia di povertà alle giovani generazioni spaventa e preoccupa” aveva dichiarato sul sito di informazione “Foggia Today”.

“Fino all’anno scorso – ha detto ancora al quotidiano regionale, don Francesco - alla cena al ristorante organizzata dalla Banca Popolare di Milano invitavamo duecento persone bisognose e ne venivano circa 150; quest’anno erano 240”. Quasi cento in più.
Stessa situazione alla mensa organizzata in beneficenza dall'istituto alberghiero “Einaudi” di Foggia, dove gli studenti hanno preparato il pranzo il 22 dicembre scorso. L'invito era rivolto, come si legge ancora sul quotidiano, a cento persone e i posti erano tutti occupati. Più degli anni precedenti.

L'allarme povertà si sente molto nella Capitanata. In provincia di Foggia, infatti, sono state numerose le cene, i pranzi e le colazioni, addirittura, offerti ai più bisognosi
A partecipare soprattutto famiglie con figli adolescenti che hanno cercato, almeno nei giorni di festa, di dare un pasto caldo, anzi: un pasto ai propri figli.



Foggia non è nuova a questo allarme povertà che coinvolge i più giovani. A lanciarlo è stata anche l'organizzazione Save the children che mette la Puglia solo al secondo posto in Italia per il numero di bambini e adolescenti poveri, in tutta Italia circa un milione.

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