Tre forti scosse di terremoto hanno fatto tremare le case del Centro Italia. Pochi secondi ma di intensità notevole che, dopo le tragiche scosse di agosto e ottobre scorso, hanno riportato la paura nella popolazione. Il movimento è stato avvertito anche a Roma, dove sono state evacuate le scuole e la metropolitana, e lungo la costa adriatica. "La criticità principale è sicuramente il terremoto, c'è un metro e mezzo di neve e continua a nevicare, ciò è un'aggravante - ha raccontato Maurizio Pelosi, sindaco di Capitignano - le persone hanno difficoltà ad uscire di casa, c'è tantissima neve e ci sono persone bloccate".
Un cadavere è stato recuperato dalle macerie nel comune di Castel Castagna (Teramo). La prefettura di Teramo ha comunicato alla Protezione civile ca vittima è stata estratta dalle squadre dei vigili del fuoco. "Purtroppo è accaduta una terribile tragedia. Una slavina si è abbattuta sull'Hotel Rigopiano, un gioiello di struttura turistica della nostra provincia. A Rigopiano, già sommersa dalla neve, è in atto in queste ore una bufera di neve. Una turbina si sta recando sul posto, per liberare la strada di accesso alla zona dell'albergo, dietro la quale c'è la colonna mobile dei soccorsi. Sta intervenendo anche il soccorso alpino. Sembrerebbe ci siano delle vittime, ma è tutto da confermare. In albergo c'erano 20 ospiti". Lo scrive sul suo profilo facebook il presidente della provincia di Pescara Antonio Di Marco.
Lazio, Abruzzo e Marche. Non c'è pace per il Centro Italia. L'epicentro, questa volta, è Montereale, un paese di 2.600 abitanti in provincia dell'Aquila. Secondo la stima dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) la magnitudo della prima scossa registrata alle 10.25 sarebbe di 5,3 a una profondità di 9,2 chilometri. Cinque minuti dopo un'altra ondata di magnitudo 3,2 ha investito nuovamente l'intera area. Un'altra forte scossa di magnitudo 5,4 è stata sentita alle 11.15. E, un'altra ancora di magnitudo 5,3, è arrivata dieci minuti dopo. "Malgrado sia ancora presto per sapere con esattezza quale sia stata la faglia o le faglie che hanno generato le scosse registrate questa mattina - ha spiegato Andrea Billi, ricercatore dell'Igag-Cnr - è probabile che ancora una volta si sia trattato di un fenomeno di 'contagio sismicò tra faglie adiacenti, anche detto effetto 'domino' o 'a cascata'".
Nuovi crolli sono stati registrati nella zona rossa di Amatrice (guarda la gallery). Le comunicazioni con il borgo già devastato dal sisma di agosto sono difficoltose a causa delle abbondanti nevicate che da oltre 36 ore interessano tutto il centro Italia. Con l'ultimo sciame sismico è definitivamente crollato il campanile della chiesa di Amatrice. Altri piccoli crolli sono stati registrati anche nelle vicinanze dell'istituto alberghiero e nel territorio di Accumoli. "Le scosse di oggi fa parte della stessa sequenza del 24 agosto che ha attivato varie faglie della stessa struttura", ha affermato Concetta Nostro, primo ricercatore dell'Ingv, spiegando che "la zona interessata si trova a metà tra quella attivata dal terremoto del 2009 a l’Aquila e quella attivata dal sisma del 24 agosto".
I vigili del fuoco hanno estratto dalle macerie di un agriturismo un bambino e la sua mamma a Castiglione Messer Raimondo (Teramo). I due, vivi ma in condizioni di ipotermia, sono stati caricati sull’elicottero Drago 54 e trasportati in ospedale.
Ci sarebbe inoltre un disperso nella zona di Ortolano Campotosto, dove c'è stata una slavina. "Non abbiamo informazioni precise sull'uomo che sarebbe stato travolto dalla slavina a Campotosto, sono in corso verifiche", ha detto il Capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio.
L'emergenza del sisma si aggiunge a quella del maltempo che sta colpendo in queste ore i centri interessati dal terremoto. "L'emergenza ora non è il terremoto, che comunque continua a fare paura, sono le famiglie isolate a causa della neve", ha messo in chiaro il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi.
"La gente non può uscire di casa perché ci sono 2 metri di neve - ha continuato il primo cittadino - siamo stati svegli tutta la notte per risolvere il problema ma è necessario che arrivino le turbine per permettere di accedere e uscire dalle abitazioni".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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