Usano una fontana per lavarsi, arrivando addirittura a farsi il bidet, e così il sindaco di Fossano (Cuneo) prende la decisione di chiudere il flusso dell'acqua per impedire che un gruppo di donne di etnia rom facciano di piazza Castello un bagno a cielo aperto.
A dare la comunicazione lo stesso primo cittadino Dario Tallone (Lega), che nel riferire la propria decisione precisa che il provvedimento mira prima di tutto a tutelare la salute dei cittadini. Il comportamento delle donne sinti, infatti, potrebbe causare anche rischi di carattere sanitario.
"La nuova fontana di piazza Castello sarà riattivata venerdì pomeriggio e sarà spenta lunedì mattina" dichiara Tallone, come riportato da "La Stampa". "La decisione della riapertura a tempo è una prova. Se si verificheranno ancora episodi del genere chiuderemo definitivamente. Fossano non ha bisogno di una fontana ma di essere rispettata in modo serio". L'interruzione dell'erogazione dell'acqua arriva a poche settimane dall'inaugurazione della fontana, che è stata subito presa di mira ed utilizzata a mo' di bagno pubblico. "C’erano donne nomadi di origine sinti che si facevano il bidet alla fontana" spiega Tallone senza tanti giri di parole."Siccome si tratta di acqua che scorre con il sistema del riciclo si tratta di una questione sanitaria. Una cosa sono i bambini che ci giocano e va bene, diverso è che rischino di contrarre malattie".
Naturalmente prima di arrivare alla chiusura definitiva della fontata l'amministrazione comunale cercerà di far rispettare il pubblico decoro.
"Mi è stato chiesto di far pattugliare la zona dai vigili urbani ma questo è impossibile perché la polizia municipale ha anche altro da fare. La riqualificazione della zona (un progetto mirato a valorizzare il centro storico di Fossano) ci è costata 500 mila euro, spiace ora che sorgano problemi in relazione a una fontana".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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