Oltre al pugno, c'è di più. Papa Francesco regala un'altra immagine che resterà a lungo nella mente dei cattolici, e non solo. Di ritorno dal suo viaggio nelle Filippine, da dove aveva lanciato un monito a rispondere alle provocazioni che aveva destato polemiche ("Se qualcuno insulta mia madre, si aspetti un pugno"), adesso Bergoglio ha detto la sua sulla "paternità responsabile", spiegando ai presenti che "un cristiano non deve fare figli in serie".
E ancora: "Alcuni credono che per essere buoni cattolici dobbiamo essere come i conigli. Invece la paternità è responsabile, questo è il punto". A tal proposito, Bergoglio ha detto: "Io ho rimproverato alcuni mesi fa in una parrocchia una donna perché era incinta dell’ottavo, e sette cesarei. Ma lei vuole lasciare orfani sette?, ma questo è tentare Dio".
Poi il Pontefice è tornato sul "pugno" e su Charlie Hebdo e ha chiarito: nessun pugno, ma neppure provocazioni, serve "prudenza". "In teoria - ha detto Papa Francesco - possiamo dire che una reazione violenta davanti una offesa, a una provocazione, in teoria se è una cosa buona, non si deve fare, in teoria. Possiamo dire quello che il Vangelo dice, dobbiamo dare l’altra guancia, in teoria possiamo dire che noi capiamo la libertà d’esprimere. E questo è importante, nella teoria siamo tutti d’accordo. Ma siamo umani e c’è la prudenza che è una virtù della convivenza umana".
Infine, s
538em;">ul contrasto alla corruzione, Papa Francesco ha raccontato un aneddoto di quando era vescovo a Buenos Aires e appena nominato, ebbe a che fare con due persone che volevano corromperlo: "In quel momento io ho pensato ’cosa faccio?. Li insulto, gli do un calcio dove non batte mai il sole oppure faccio lo scemo. E ho fatto lo scemo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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