Gestivano un bar abusivo, servivano alcolici e vendevano anche giochi d’artificio ed erano solamente due fratellini di 9 e 10 anni. La polizia li ha scoperti e ha preso i provvedimenti del caso nei confronti del genitore che li metteva a lavoro tutti i giorni. Cerchiamo di capire cos’è successo. La vicenda che ritrae uno scenario di profonda illegalità è accaduta a Catania e ha sempre potuto contare sul silenzio degli abitanti di viale Bummacaro. Tutti sapevano che il locale era gestito da due bambini e nonostante ciò nessuno si sottraeva dall’andare a consumarvi bevande alcoliche prontamente servite dai due ragazzini. Ma non solo, dentro il bar vi era anche una sala giochi non a regola e venivano venduti giochi artificio.
Durante un controllo mirato, compiuto dagli agenti della polizia su alcuni esercizi commerciali della zona, la sorpresa: i poliziotti appena dentro si sono ritrovati davanti ai due ragazzini in piena attività lavorativa e a servire la clientela. Svolgevano tutte le attività nel locale come se fossero degli adulti con la sola differenza di essere ben lontani da quella fase della vita e, in tutto ciò, l’immobile era occupato abusivamente. I due erano stati messi alla gestione dell’esercizio commerciale dal padre e dal fratello maggiorenne. Mentre i bambini lavoravano nel locale, padre e fratello maggiore si dedicavano altrove a tutt’altro tipo di lavoro.
Le verifiche effettuate all’interno dell’esercizio commerciale hanno permesso anche di ritrovare all’interno di un pozzetto congelatore prodotti alimentari non conformi alla loro commercializzazione. I controlli non sono stati ben digeriti dai fratellini: uno di loro, in parte infastidito dalla presenza degli agenti e in parte intimorito perché aveva già capito che sarebbero stati adottati dei provvedimenti nei loro confronti, ha preso dei giochi d’artificio e li ha fatti esplodere a sorpresa sia dentro il locale che davanti, lungo tutto il corso del viale.
Nel frattempo il padre dei due col figlio maggiorenne, convocati poco prima dalla polizia, si sono recati sul posto dando conferma della loro responsabilità. L'uomo col figlio sono stati quindi denunciati.
Entrambi sono indagati per i reati di vendita e cessione di fuochi d’artificio a minorenni, invasione di edifici e terreni pubblici, sfruttamento del lavoro minorile, mancanza della tabella dei giochi proibiti, frode alimentare e, soltanto il padre, per l'accensione di fuochi d’artificio in luogo pubblico senza autorizzazione. I giochi pirotecnici sono stati sequestrati e affidati al nucleo artificieri della polizia di Stato per la distruzione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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