L'allarme è grave, perché riguarda picchi di radiazioni nucleari che sarebbero stati rilevati al J-Village, punto di partenza della staffetta della torcia olimpica delle Olimpiadi del 2020. Accade in Giappone, precisamente a Fukushima, dove nel comunicare l'esito dei rilievi, che non rappresentano decisamente una buona pubblicità per il paese organizzatore, Greenpeace ha chiesto alle autoritò di procedere a nuovi monitoraggi nei pressi dell'impianto di Daiichi, colpito dallo tsunami e dal conseguente disastro nucleare del 2011.
I dati denunciati da Greenpeace
Secondo quanto ricostruito, in alcuni punti, in particolare a un metro dalla superficie del terreno, Greenpeace avrebbe rilevato una radiazione di 1,7 mSv (microSievert) all'ora, ben oltre quindi il livello nazionale di iscurezza di 0,23 e quello ordinario a Tokyo, di circa 0,04 mSv. L'associazione ambientalista ha voluto sottolineare l'urgenza di nuovi monitoraggi dell'area, oltre alla necessità di portare avanti operazioni di risanamento.
Le rassicurazioni del governo
In queste ore, forse anche in risposta alle richieste di chiarimento di Greenpeace, il ministero dell'Ambiente giapponese ha assicurato che "generalmente l'area è sicura" e ha fatto sapere di essere in contatto costante con le autorità locali per "sondare la regione", prima dell'apertura delle Olimpiadi, prevista per il 24 luglio del prossimo anno. I dati, considerati allarmanti, dell'associazione a difesa dell'ambiente sembrerebbero essere messi in discussione dalle autorità locali che, a loro volta, avrebbero fornito numeri diversi e più rassicuranti.
I numeri e la bonifica
Secondo quanto riportato da Repubblica, il sito del J-Village, che è poi l'impianto sportivo di Fukushima, nella giornata di ieri riportava un livello di radiazione all'ingresso di 0,111 mSv all'ora e di 0,085 su uno de suoi campi. La stessa compagnia che operava nell'impianto danneggiato di Fukushima, la Tokyo Electric Power Company, ha replicato di aver ripulito il sito solo 48 ore fa, dietro indicazione del ministero dell'Ambiente.
Che cosa rappresentano le Olimpiadi
Il governo nipponico vorrebbe fare delle Olimpiadi 2020 una sorta di vetrina per mostrare a tutto il mondo che Fukushima, dopo il disastro nucleare causato dallo tsunami, si è risollevata dalla situazione in cui era precipitata nel 2011. Con questo scopo, il J-Village, un complesso sportivo situato a circa 19 chilometri dall'impianto coinvolto dal maremoto, è stato scelto come punto di partenza dei giochi dell'anno prossimo, a marzo.
Che cos'è il J-Village
Costruito anni fa per essere utilizzato dagli atleti per allenarsi, l'area è stata per diverso tempo la base logistica e dei lavoratori impegnati nel controllo e nello
smantellamento dei reattori nucleari di Daiichi. Dopo un lungo processo di bonifica, il centro sportivo è tornato operativo lo scorso aprile, poco dopo l'annuncio ufficiale dei prossimi giochi olimpici.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.