È una storia triste quella che vede come protagonista un bambino di appena 20 mesi morto senza neanche ricevere l'ultimo saluto dai suoi genitori naturali. Il piccolo soffriva sin dalla nascita a causa di una malformazione che gli provocava gravi crisi respiratorie. Inoltre l'ambiente familiare in cui era nato presentava alcuni disagi sociali e per questo motivo era stata avviata la pratica per l'adozione da parte di un'altra coppia.
L'affido e la sentenza
Mario Domenico, questo il nome della giovane vittima, era nato in un ambiente familiare ritenuto dai servizi sociali del comune di Asti inadatto all'accudimento e alla custodia del piccolo. Per questo motivo il tribunale per i minorenni di Asti, con un provvedimento lampo, aveva avviato, sin dal giorno della sua nascita, le pratiche di adozione. In attesa di tutti i documenti, a prendersi cura del bambino era stata la sua famiglia affidataria, ma solo per un periodo molto breve. Mario Domenico aveva infatti gravi problemi respiratori e per questo motivo era stato trasferito in un centro specializzato di Tortona. Lì era stato seguito da un'equipe che ha cercato di curare la malattia congenita da cui era affetto. Nel frattempo i genitori naturali avevano ottenuto di poterlo vedere ogni due settimane, ma questo solo inizialmente. In un secondo tempo, infatti, il tribunale aveva revocato alla coppia il permesso. Da quel momento i due non avevano più avuto notizie del figlio.
Funerali senza genitori
Negli ultimi mesi di vita le condizioni del piccolo erano via via peggiorate tanto da causare delle forti crisi, l’ultima delle quali non ha lasciato scampo al piccolo di soli 20 mesi. Il bambino è morto il 14 maggio e i suoi funerali sono stati organizzati dai Servizi sociali del Comune. A dare l'ultimo saluto a Mario Domenico c'erano la coppia affidataria e gli operatori sociali e sanitari del centro. Gli unici a mancare erano proprio i suoi genitori naturali che, secondo il loro racconto, non sarebbero neanche stati avvisati della morte del figlio.
Avrebbero saputo della tragedia solo una settimana dopo e per caso. "È una storia nata male e finita male. Non ci sono state violazioni giuridiche da parte del Comune di Asti e del tribunale per i minorenni di Torino, ma sul lato umano si poteva fare diversamente", ha riferito a La Repubblica l’avvocato che assiste il padre di Mario Domenico.
Oltre il danno anche la beffa per i genitori naturali di Mario
Domenico. Dopo aver chiesto spiegazioni pare che il Comune di Asti abbia citato un decreto del tribunale per i minori di Torino che imponeva di non far sapere ai genitori dove fosse il figlio, neanche da morto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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