Le mosse dei due ladri nei filmati delle telecamere: caccia all'orologio di Leclerc

Incrociando i filmati delle telecamere, i carabinieri di Viareggio sono riusciti a ricostruire l'intero tragitto compiuto dai due che lo scorso 19 aprile rubarono il prezioso orologio al pilota della Ferrari

Un primo piano di Charles Leclerc
Un primo piano di Charles Leclerc

Charles Leclerc non ha ancora digerito l'errore che ad Imola gli è costato la vittoria, nel gran premio di Formula dello scorso 24 aprile. Ma in attesa di riscattarsi domenica prossima negli Stati Uniti, una buona notizia per il pilota della Ferrari è arrivata dal fronte extra-sportivo: i carabinieri di Viareggio hanno infatti ricostruito l'intero tragitto compiuto dai due che gli hanno rubato l'orologio lo scorso 18 aprile nella cittadina della Versilia, con la scusa di scattare insieme una foto ricordo. E visto che i militari avrebbero individuato due potenziali sospetti, a breve l'operazione dovrebbe chiudersi definitivamente con identificazione definitiva e fermo.

Questo perché gli inquirenti hanno intanto incrociato le registrazioni di oltre novanta filmati girati dalle telecamere del sistema di videosorveglianza cittadino. E sono così riusciti a risalire all'intero percorso che il tandem di malviventi ha seguito durante la fuga: secondo quanto trapela dagli ambienti investigativi, nelle immagini si vedrebbero i due uomini in sella ad uno scooter, di cui è stato facile riconoscere il modello. E il buio non dovrebbe rappresentare un ostacolo insormontabile per il riconoscimento della targa.

C'è poi un altro fatto non da poco a sfavore del duo: l'attenzione accesasi sul caso e l'indagine in corso impedisce ai rapinatori di disfarsi della refurtiva, visto che venderla in questo momento darebbe troppo nell'occhio anche a causa della valutazione e dell'unicità del bene trafugato. Si tratta infatti di un prezioso modello Richard Mille, che i collezionisti stimano possa valere addirittura due milioni di euro.

Un cronografo unico al mondo, realizzato con un mix di materiali di alto pregio e resistenza ed equipaggiato con il cinturino più leggero mai creato dal marchio. Un orologio che non passa inosservato, insomma. E adesso che i carabinieri hanno trovato la pista giusta, il caso sembra arrivato alle battute finali.

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