Monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, è tornato a parlare di elezioni, sostenendo che "è immorale speculare sulla comprensibile e giustificabile paura suscitata dall'ondata migratoria". "Se la Chiesa - ha aggiunto Galantino – si interessa di questo tema non è l'espressione una sensibilità in più, una posizione strana chi si interessa di qualcosa che non c'entra con la Chiesa. No è un diritto-dovere che deriva dal Vangelo la passione per i poveri, i migranti e i rifugiati". La posizione del Vaticano in materia di immigrazione, insomma, sarebbe riscontrabile all'interno della dottrina sociale della Chiesa cattolica. L'occasione per tornare sul tema - come ha riportato Alessandro Guarasci su Vatican News - è stata la conferenza stampa conclusiva dei lavori del Consiglio permanente dei vescovi. Una parte dell'intervento dell'esponente della Cei ha riguardato l'incidente della Trenord avvenuto a Milano: "Purtroppo si stanno moltiplicando queste realtà, ma parlare di sicurezza non è uno dei tanti capitoli, è parlare delle persone: quando si risparmia sulla sicurezza si risparmia sulle persone e sulla loro vita. E il risultato è sotto gli occhi di tutti". Galantino ha poi sottolineato l'esistenza di "due i sentimenti": "Da una parte il dolore di dover sopportare queste cose, dall'altra invitare chi di dovere a metterci la testa e affrontare queste realtà", ha affermato Monsignor Galantino.
Galantino, quindi, è intervenuto a "gamba tesa" sulle promesse elettorali dichiarando che "è immorale, ad esempio, dire cose, fare promesse che non si sa di voler o poter mantenere, o persino si sa di non poterlo fare". Poi, l'affondo sull'astensione: un appello agli elettori, specie ai più giovani, affinché "superino senza esitazione ogni tentazione di astensionismo". Il segretario generale della Cei si è espresso negativamente sulla legge sulle DAT definendola un provvedimento "ideologico" e ha invitato i politici a porre la questione della natalità al centro delle priorità onde evitare una "depressione economica e morale". Ai politici, insomma, la Cei ha richiesto "umiltà", "onestà", "realismo" e "moralità". Una parte dell'intervento, ancora, è stato riservato all'Unione europea: "Abbiamo sempre guardato con interesse all'Europa – ha ribadito il segretario generale -, ma l'auspicio è che l'Europa possa essere luogo di confronto sui bisogni reali delle persone".
La Cei, in ogni caso, non ha alcuna intenzione di dare indicazioni di voto: "Quando il cardinale presidente – ha detto Galantino riferendosi a Bassetti – invita a superare le visioni ideologiche vuole dire dire esattamente e solo questo. Non vuole assolutamente indicare percorsi verso "grandi" o "piccole' coalizioni". L'invito per tutti è naturalmente 'salvare' le istituzioni democratiche, non a sfasciarle", ha chiosato il segretario generale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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