Gallarate, sacrestano aggredito perché nero: "Ora temo per la mia vita"

Un 40enne di Gallarate con precedenti per droga e rapina ha preso a botte il sacrestano della basilica, perseguitato da tempo per il colore della pelle

Gallarate, sacrestano aggredito perché nero: "Ora temo per la mia vita"

Il sacrestano della Basilica di Gallarate è stato picchiato in pieno giorno davanti alla chiesa perché è nero. Un uomo di 40 anni residente in paese, già noto alle forze dell'ordine, l'ha aggredito lussandogli una spalla, al culmine di una persecuzione che va avanti da tempo. "È successo in pieno giorno, stavo andando ad aprire la basilica, lui era lì come sempre e mi ha spinto dopo avermi insultato. Ho paura per la mia vita – racconta la vittima a VareseNews.it – questa persona è sempre in piazza, è un nullafacente e mi ha preso di mira".

Deodatus Nduwimana è da 20 anni il sacrestano della prima chiesa del comune in provincia di Varese. Arrivato dal Burundi nel '93 e cittadino italiano da quattro anni, si è perfettamente integrato nella comunità in cui vive e dalla quale è stimato e rispettato. Intorno alle 15 di sabato, entrando come ogni giorno nella basilica di Santa Maria Assunta, è passato davanti al 40enne che stava seduto sulla scalinata, probabilmente senza nemmeno farci caso, quando senza preavviso il gallaratese, con uno scatto, l'ha assalito alle spalle e l'ha picchiato. Immediata la chiamata al 112 dei passanti in piazza Libertà che hanno assistito alla scena. Sul posto sono intervenute le pattuglie del commissariato di Gallarate e un’ambulanza. Il sacrestano con una spalla lussata è stato trasportato in ospedale.

L'aggressore con precedenti di droga e rapina aveva preso di mira da tempo il sacrestano per il colore della pelle, coprendolo di epiteti razzisti e intimandogli di "tornare al

suo paese". Ma oltre gli insulti non era mai arrivato fino a questo punto. Adesso il sacrestano è intenzionato a passare alle vie legali: "Domani andrò a denunciare l’aggressione perchè adesso ho davvero paura"

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