Doveva scegliere tra la sua vita e quella del bambino che portava in grembo. E ha scelto di far vivere il figlio, rinunciando alla chemioterapia.
La tragica storia, raccontata dal Daily Mail, ha come protagonista Tasha Trafford, una giovane mamma di 33 anni di Swansea (Galles), che alla 16esima settimana di gravidanza ha scoperto di essere affetta dal sarcoma di Ewing, una forma di cancro alle ossea. La donna era stata colpita dallo stesso tipo di tumore subito dopo essersi sposata, nel 2012. Dopo due anni di chemio e radioterapia, Tasha aveva ricevuto rassicurazione dai medici che il suo corpo aveva risposto bene alle cure. Uscita dall'incubo, la donna decide di usare uno degli embrioni che aveva precedentemente congelato per rimanere incinta.
Alla 16esima settimana di gestazione, Tasca scopre però che il sarcoma è tornato, più aggressivo di prima. A questo punto la donna si è trovata di fronte alla scelta più difficile: abortire e sottoporsi alla chemioterapia oppure portare avanti la gravidanza.
In pratica, la sua vita o quella del figlio. Non ha avuto dubbi: prima il bambino. Il piccolo Cooper è nato il 12 dicembre 2015. Tasha ha potuto seguirlo solo per undici mesi: è morta il 12 novembre dell'anno successivo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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