"Noi siamo Esercito. Di più, insieme": con queste parole il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di Corpo d'Armata Salvatore Farina, ha lasciato ieri il suo incarico al suo successore, generale di Corpo d'Armata Pietro Serino, che ha raccolto il testimone nel corso della cerimonia tenutasi in via 20 settembre. In mattinata l’omaggio al sacello del Milite Ignoto con la deposizione di una corona d'alloro all’Altare della Patria, a ricordo dei caduti di tutte le guerre.
Il passaggio della Bandiera tra i due generali ha sancito ufficialmente l'avvicendamento del Capo di Stato Maggiore dell'Esercito alla presenza del ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, del Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli e tante altre autorità militari, civili e religiose, tra cui il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e il sindaco di Roma, Virginia Raggi.
“È solo grazie a voi, comandanti, sottufficiali, graduati, volontari di truppa e personale civile - ha detto Farina - se l’Esercito riesce ad assolvere pienamente i tanti compiti assegnati. Siete gli indiscussi protagonisti. Compiti che vengono assolti nonostante la pandemia Covid-19 che ha visto l’Esercito – naturalmente, insieme alle altre Forze Armate e istituzioni del Paese – sempre pronto, rilevante e capace, ed è per questo che sono veramente grato a tutte le donne e gli uomini dell’Esercito, i quali sono sempre impegnati al servizio del Paese e dei nostri concittadini, operando con la gente e tra la gente, tanto in Patria quanto al di fuori dei confini nazionali”.
Serino, proveniente dal Gabinetto del Ministro della Difesa, un generale sicuramente più tecnico e politico che operativo, ha rivolto un primo pensiero alla Bandiera di Guerra dell’Esercito. “Mi accingo - ha detto poi - ad affrontare questo mio mandato consapevole dell’impegno che esso comporta e convinto sostenitore del ruolo che l’Esercito deve svolgere all’interno di un sistema interforze operativamente e strutturalmente integrato e coeso… che rappresenta l’unica risposta efficace alle complesse sfide che il Paese si trova ad affrontare oggi a ancor più affronterà domani”.
Vecciarelli ha invece evidenziato: “L'Esercito, operando al fianco delle altre Forze Armate, ha messo a disposizione del sistema sanitario nazionale le proprie eccellenze, la propria capacità organizzativa, le proprie strutture, know-how e professionalità”.
Seguito da Guerini il quale si è rivolto a Farina: “Alla guida della Forza armata lei ha vissuto, insieme alle sue donne e ai suoi uomini, anni intensi, di cambiamenti profondi, di scelte lungimiranti, al passo con i tempi, che ha compiuto sempre con genuina e sincera dedizione, intelligenza e senso del dovere, al servizio del Paese, ispirate ai principi di trasparenza e apertura all’integrazione interforze, al fine di implementare il processo di trasformazione dello Strumento Militare Terrestre. Scelte che hanno consentito all’Esercito di confermarsi quale risorsa preziosissima per la Difesa, fondamentale per la sicurezza del Paese e per il contributo fornito alla stabilità internazionale”.
“Sono convinto - ha concluso Guerini - che il Generale Serino, al quale desidero rivolgermi, saprà continuare sulla strada tracciata, proiettando l’Esercito verso sempre maggiori successi e soddisfazioni. Lei oggi assume la guida dell'Esercito in un periodo storico nel quale, come sappiamo bene, sono maturati profondi mutamenti nella nostra società e negli scenari internazionali, in cui bisogna confrontarsi con sempre nuove sfide e rischi emergenti.
Un contesto segnato, nel contempo, da importanti risultati raggiunti nella direzione di una sempre maggiore cooperazione tra Stati, sia nell'ambito dell'Unione, sia in ambito NATO, in cui il nostro Paese di è conquistato una posizione di assoluta centralità e credibilità”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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