Il tribunale di Genova ha ordinato al Comune e al sindaco di centrodestra Marco Bucci di trascrivere come genitori nel certificato di nascita di una bimba di un anno non un uomo e una donna ma due donne. Una che già risulta come mamma, avendo fornito l'ovulo fecondato poi da un donatore anonimo e la sua compagna, che invece ha portato a termine la gravidanza.
I magistrati del capoluogo ligure hanno così accolto le proteste di una coppia di donne a cui i servizi anagrafici del Comune di Genova avevano negato la trascrizione di entrambe come genitori. "Le due mamme si sono recate all’anagrafe e hanno chiesto di essere registrate entrambe come genitori del bambino - spiegano a Repubblica i legali i Elena Fiorini e Ilaria Gibelli - e hanno basato la loro richiesta sul consenso informato della legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita, sulla volontà e non sul dato biologico".
Contro questa richiesta si sono costituiti sia Palazzo Tursi che la Prefettura di Genova, invocando l'assenza di una legge che consenta la trascrizione di due donne come genitori di un bimbo. La IV sezione civile del tribunale, però, ha dato ragione alle due donne e ha ordinato al Comune di procedere con la trascrizione. La bimba avrà quindi due mamme, anche per gli uffici dell'Anagrafe comunale.
Esultanti gli avvocati delle donne, che spiegano come la vittoria in tribunale sia stata possibile grazie a una strategia tutta imperniata sulla tutela dell'interesse del minore (la bimba in questione ha già quasi un
anno).Non si tratta del primo caso del genere. A fine ottobre il tribunale di Milano aveva ordinato agli ufficiali di Stato civile del Comune meneghino di correggere l'atto di nascita di una bimba nata negli Usa da due padri.
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