La polizia di stato di Modena ha tratto in arresto un cittadino ghanese di 31 anni, il quale adesso dovrà rispondere delle accuse di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, oltre che di resistenza a pubblico ufficiale. Per il secondo reato contestato è stato invece denunciato un connazionale dell'africano. La notizia dell'arresto è stata diffusa dalla stessa questura di Modena, attraverso la sua pagina uffciale.
I due stranieri due sere fa erano stati sorpresi in atteggiamenti piuttosto sospetti da una volante in servizio di pattugliamento che si trovava a transitare in via Giannone - angolo Piazzale Risorgimento. Alla vista dell'auto della polizia gli africani hanno acuito ancor di più i sospetti degli agenti, i quali hanno immediatamente notato un nervosismo nei due soggetti via via sempre più evidente. Così il 31enne ha tentato la fuga salendo in sella ad una mountain bike, mentre l'altro ghanese cercava di frenare le forze dell'ordine strattonandole con vigore per cercare di agevolare la fuga dell'altro.
Vistosi perso l'uomo in mountain bike ha preso la bicicletta e l'ha scagliata con forza addosso ai poliziotti, i quali dopo alcuni momenti di smarrimento a causa delle ferite riportate dal lancio del mezzo sono riusciti ad immobilizzare entrambi soggetti, provvedendo poi ad attenta perquisizione personale. La stessa non ha tardato a dare i suoi frutti: occultati all'interno di un borsello di proprietà del ghanese che aveva tentato la fuga in bicicletta gli agenti hanno rinvenuto 22,9 grammi di marijuana. Espletate le formalità di rito l'uomo si è visto stringere le manette ai polsi. I poliziotti invece sono stati portati in pronto soccorso: qui i medici hanno provveduto a redarre per entrambi una prognosi cinque giorni dopo aver riscontrato al primo un trauma contusivo all’anca e alla gamba ed al secondo un trauma al rachide lombare.
Sempre a Modena appena poche settimane fa la polizia di stato ha sventato un traffico di marijuana ed hashish, questo ad opera di 4 uomini di nazionalità italiana di età compresa fra i 25 ed i 33 anni. Tutti gli arrestati avevano già alle loro spalle dei precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti.
In questo caso i pusher avevano creato una sorta di laboratorio all'interno di un garage di proprietà di uno dei fermati, dove le sostanze stupefacenti venivano attentamente trattate per poi essere divise in dosi da destinare alla vendita su strada.
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