Un fitto alone di mistero avvolge la triste vicenda di Simona Riso, trovata morta a Roma nel cortile del palazzo in cui viveva. Secondo le indagini la giovane sarebbe precipitata dal terrazzo del suo appartamento ma rimane da chiarire se si tratti di suicidio o se qualcuno l'abbia spinta nel vuoto
La ragazza, di orgini calabresi, è stata rinvenuta agonizzante mercoledì mattina alle ore 7.00 nel giardinetto sottostante la sua abitazione in via Urbisaglia. Ai medici che l'hanno soccorsa ha sussurrato con flebile voce: "Sono stata violentata". Ma l'autopsia effettuata sul cadavere ha smentito la dichiarazione della ragazza. Poche ore dopo Simona è morta in conseguenza alle fratture riportate sul bacino e sul torace che le hanno provocato una profonda lesione al polmone, causando una fatale insufficienza respiratoria.
I genitori della vittima invocano chiarezza e continuano con forza a sostenere che la figlia sarebbe stata aggredita da uno stupratore o da uno spasimante respinto.
Al momento le indagini si stanno concentrando sui lividi e i graffi presenti sul corpo della vittima. Potrebbero essere stati causati dall'impatto con i rami e gli arbusti situati nello spazio sottostante l'appartamento della ventottenne, e non da pugni e percosse.
Gli inquirenti, in ogni caso, non escludono nessuna pista e vagliano tutte le ipotesi. La morte di Simona sarebbe da circoscrivere in un arco di tempo limitato: dalle 4.45, ora in cui la madre le ha telefonato, come ogni mattina, per augurarle il buon giorno prima di iniziare il lavoro alle 7.00, ora del suo ritrovamento in drastiche condizioni. Dall’esame dei video delle telecamere a circuito chiuso della zona non sarebbero emersi movimenti sospetti. Nessuna anomalia, inoltre, sarebbe stata riscontrata dalla madre durante la conversazione con la figlia.
Al vaglio del procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani e del sostituto Pisani c'è anche l’assunzione di farmaci da parte della giovane. Infatti nell'appartamento è stata ritrovata una confezione di un potente ansiolitico con relativa prescrizione.
In passato la ragazza aveva sofferto di depressione ma i familiari sostengono che il problema era stato superato.Mancano ancora i risultati dell'esame tossicologico e delle tracce organiche rinvenute sulla maglietta di Simona che permetteranno di delineare un quadro più completo della situazione.
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