È arrivata questa mattina la decisione della magistratura slovacca, che ha lasciato andare sette imprenditori italiani fermati nel corso delle indagini sull'omicidio del giornalista Jan Kuciak e della fidanzata Martina Kusniroka.
Per i giudici non ci sono elementi sufficienti per tenere in carcere I fratelli Antonino, Bruno e Sebastiano Vadalà, Diego e Antonio Rodà e i due Pietro Catroppa. Scadute le 48 ore di fermo e dopo gli interrogatori, la difesa ha così ottenuto il rilascio dei sei, prelevati giovedì mattina in località nella zona orientale della Slovacchia. E poi anche dell'ultimo uomo rimasto in carcere.
L'ipotesi su cui si erano mossi gli inquirenti è quella che ci sia la malavita organizzata dietro all'assassinio del giovane giornalista, che lavora su importanti casi di evasione fiscale che portavano dritti fino alle autorità slovacche.
I colleghi del giornalista di Aktuality avevano subito detto di come le sue inchieste raccontassero di rapporti di affari tra alcuni italiani e membri dello staff del primo ministro, Roberto Fico.
Gli stessi inquirenti avevano poi parlato di infiltrazioni 'ndranghetiste nel tessuto sociale locale.Al momento è stato difficile provare il collegamento tra i sospetti e gli atti giudiziari e l'inchiesta si ritrova così senza più fermati.
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