Solitudine e disagio, i giovani s'interrogano: #io non ho nessuno?

Dal 4 al 5 ottobre convegno nazionale dei giovani Oftal a Salice Terme: 600 ragazzi tra i 16 e 25 anni chiamati dalle diverse diocesi italiane a incontrarsi per rispondere alla domanda

Riflettere sulle problematiche dei giovani, con i giovani di oggi affrontando un dialogo condiviso su punti critici come famiglia, società, scuola, lavoro, Chiesa e fede è l’asse portante del Convegno nazionale Giovani Oftal (l’associazione che accompagna gli ammalati in pellegrinaggio a Lourdes), che si terrà a Salice Terme (Pavia) il 4 e 5 ottobre.
Organizzato dalla sezione Oftal della Diocesi di Tortona, il convegno vedrà la presenza di circa seicento ragazzi (tra i 16 e 25 anni) chiamati dalle diverse diocesi italiane a incontrarsi per rispondere alla domanda #io non ho nessuno?

Domanda che spesso lascia intravvedere la solitudine e il disagio dei giovani, che nasconde una profonda difficoltà di relazione con se stessi e con il mondo che li circonda sia che si tratti della famiglia o dell'ambiente scolastico, delle amicizie o della Chiesa.
Simbolo del convegno è una mano aperta nella quale alle cinque dita sono stati legati i possibili contesti in cui un giovane d’oggi potrebbe sentirsi solo, potrebbe non avere alcuno.

Il lavoro di analisi sul tema, che prende spunto dal brano del Vangelo di Giovanni che racconta la guarigione del paralitico alla fonte di Betzaetà, ha prodotto alcuni elementi guida per lo svolgimento delle due giornate di lavori a Salice.

Il brano di Vangelo invita infatti a soffermarsi sui momenti in cui il giovane si sente paralizzato di fronte alle difficoltà, in un quotidiano che si ripete con le sue violenze e con le sue preoccupazioni. Ne emerge la solitudine dell’individuo e l’incapacità in alcuni casi di tendere la mano e accompagnare l’altro fuori dalla stessa solitudine. Rompere il silenzio e muoversi è l’invito che viene da questo brano e che riporta a gesti e a situazioni molto simili al servizio che i giovani Oftal svolgono durante il pellegrinaggio a Lourdes, stando vicino agli ammalati e accompagnandoli ad avvicinarsi al silenzio e all’acqua della Grotta.

Il tema continua ad alimentarsi e arricchirsi di spunti grazie all’interazione attraverso la pagina facebook deil convegno e i contributi pubblicati sul sito.

Le due giornate di ottobre saranno animate dai giovani che hanno vissuto l’esperienza di servizio nel pellegrinaggio di Lourdes con gli ammalati e sono aperte a tutti coloro che vogliano misurarsi sul tema e condividere con i coetanei le proprie riflessioni.


Il programma prevede nel pomeriggio di sabato 4 alcuni interventi finalizzati a stimolare la riflessione individuale ma anche di gruppo.
I lavori prevedono anche momenti di intrattenimento per concludersi con la celebrazione della messa officiata dal vescovo di Tortona monsignor Martino Canessa.

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