L’estate è ormai entrata nel vivo e le calde temperature unite al fenomeno immigrazione, ne danno chiara testimonianza. In tutti è chiaro il desiderio di mettere alle spalle il pesante periodo caratterizzato dal lockdown. Nonostante la voglia di andare avanti è evidente però che i giorni del calendario scorrono dentro un mese che in tempi “normali” faceva registrare un boom di presenze turistiche mentre adesso i dati sono ancora poco soddisfacenti.
Rispetto allo scorsa estate ad aumentare sono invece i numeri relativi alla presenza di migranti che giungono nelle coste italiane attraverso gli sbarchi autonomi o con l’intervento delle Ong. Due contesti apparentemente differenti ma che fanno parte della stessa medaglia se si pensa agli effetti che hanno sul sistema economico nazionale con ripercussioni sulle tasche degli italiani. Non a caso il leader della Lega Matteo Salvini, durante la campagna elettorale a Massa Carrara ha ribadito la sua linea politica: "Noi vogliamo i turisti che pagano, non pagare gli immigrati".
Cos’è accaduto in questa fase di “ripresa” economica per favorire l’avvio del turismo? Il decreto rilancio varato dal governo, tra le sue norme, come risaputo, prevede quella che istituisce il bonus vacanze ideato per aiutare gli albergatori a rilanciare la loro attività. La misura, fino ad ora ha suscitato il malcontento tra gli imprenditori per il semplice fatto che essa comporta un ritardo nell’incasso di liquidità. Il buono infatti inizialmente è a carico della struttura ricettiva e solo successivamente potrà essere compensato come credito d’imposta con l’F24 del mese successivo.
Ma gli albergatori dopo il lungo periodo di lockdown non hanno liquidità a disposizione, quindi una misura del genere andrebbe ad aggravare una situazione già compromessa di suo. "Siamo in attesa di emendamenti con la legge di conversione - ci dice il presidente di Confcommercio Sicilia Francesco Picarella- che ci possano dar modo di cedere il credito di imposta ad istituti bancari e finanziari o ai fornitori per creare liquidità". In attesa che ciò avvenga, al momento gli albergatori che hanno dato adesione al bonus vacanze sono in pochi.
C’è anche poi la questione relativa alla cassa integrazione, uno dei primi strumenti introdotti dal governo con il decreto Cura Italia il 16 marzo, in piena fase di pandemia, per aiutare le imprese. Ebbene, così come sottolineato da Repubblica, ancora oggi, sono circa 2 milioni i lavoratori che sono ancora in attesa di ricevere la misura di aiuto. Ma ci sono anche i buoni pasto e i bonus da 600 euro che, oltre a risultare insufficienti per chi ne aveva di bisogno, non sono stati ancora erogati del tutto.
Al contrario, stando ai fatti di cronaca, la possibilità di crear liquidità è stata messa in atto per accogliere e ospitare i migranti. Uno degli esempi più evidenti è quello relativo alla nave Moby Zazà che si trova in rada a Porto Empedocle. Il mezzo introdotto per garantire la quarantena dei migranti, costa circa un milione di euro al mese allo Stato italiano. Analoga situazione è presente a Palermo con la Rubattino. Ma non solo: pochi giorni fa il governo ha stanziato 170 milioni di euro da destinare agli ex Sprar, ovvero i Siproimi, le strutture inerenti al “Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e minori stranieri non accompagnati”.
Le azioni di governo sopra citate non trovano condivisione nel partito della Lega. "Non sappiamo più come gridarlo", ci dice il deputato della Lega Alessandro Pagano che, poi, continua: "Proprio per mettere in evidenza gli sbagli del governo in materia di immigrazione giorno 11 luglio saremo a Porto Empedocle per una manifestazione. E non è un caso che saremo lì perché il porto di questa Città è il luogo di attracco delle navi che arrivano cariche di migranti sia da Lampedusa ma anche dal mediterraneo attraverso le Ong, come accaduto negli ultimi giorni”.
Il deputato del carroccio non risparmia critiche a quelle che sono state le mosse del governo in questa fase caratterizzata da un momento sanitario delicato a causa del coronavirus e parla di discriminazione verso i cittadini: “Prima c’era un’ideologia globalista che si sommava al business delle cooperative, oltre alle Ong a loro legate, e questo urtava col fatto che gli italiani bisognosi di aiuto, nel frattempo, venivano lasciati soli. Ora- prosegue Pagano- la discriminazione in fase post Covid, è divenuta ancora più netta. Gli italiani dopo essere stati costretti a stare a casa e a rinunciare al lavoro, ora si trovano di fronte a mille difficoltà. I migranti al contrario, arrivano, entrano senza problemi sul nostro territorio, hanno le navi per la quarantena, scappano dal centro di accoglienza, come ad esempio a Siculiana, rappresentando una minaccia per la salute pubblica. Gli italiani ora non accettano più questa discriminazione, c’è di mezzo anche la vita”.
Per quanto concerne la situazione economica in generale, con maggiore occhio sul turismo, Il deputato della Lega prende in esempio il modello Francia e Svizzera: “Qui- afferma Alessandro Pagano- gli operatori commerciali hanno avuto a disposizione delle liquidità per
affrontare il periodo della ripresa. Questo non è accaduto in Italia, nessun euro è stato dato in mano agli albergatori ma solo crediti di imposta che non risolvono nulla. Il governo-conclude il deputato- sta agendo in malafede”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.