Green pass falsi e vaccini nel cestino: medico in manette ad Ascoli Piceno

La truffa delle certificazioni verdi non valide è stata organizzata ad Ascoli Piceno, nelle Marche. Coinvolte 73 persone

Green pass falsi e vaccini nel cestino: medico in manette ad Ascoli Piceno

È finito in manette un medico di base di Ascoli Piceno, nelle Marche, convenzionato con l’Asur, l’Azienda sanitaria unica regionale. Il professionista è accusato di falso in atto pubblico per aver mentito sulla somministrazione di 150 dosi di vaccino anti Covid-19, vaccinazione mai effettuata che avrebbe consentito di emettere una serie di Green pass falsi per 73 persone. Il medico è stato arrestato dai carabinieri del comando provinciale di Ascoli Piceno su disposizione del giudice per le indagini preliminari. A carico dell'operatore sanitario anche l’accusa di peculato in riferimento a 120 dosi di vaccino ritirate dal centro vaccinale di Ascoli delle quali, secondo il procuratore Umberto Monti, il medico si sarebbe disfatto, senza averle somministrate.

Il giudice per le indagini preliminari ha previsto per l'operatore sanitario la custodia cautelare in carcere e i domiciliari per una delle 73 persone che hanno ottenuto i Green pass falsi. Tutte le certificazioni verdi non valide sono state sequestrate, così come sono stati ritirati i telefonini degli indagati e alcune certificazioni, materiale che potrebbe essere utile a riscostruire l’intera vicenda. Per i 73 falsi vaccinati pende l’accusa di falso in concorso con il medico, il quale dovrà rispondere anche di truffa aggravata ai danni dell’Asur a proposito degli emolumenti previsti per ogni vaccino inoculato.

A saltare agli occhi dei dirigenti dell’Asur è stato il numero di vaccinazioni eseguite, notevolmente più alto rispetto a quelle effettuate da altri medici convenzionati. Inoltre, risultavano strane le vaccinazioni effettuate in gran parte a soggetti che non erano propri assistiti e in certi casi a persone provenienti da fuori regione. Le attività di indagine si sono sviluppate fra settembre e dicembre 2021 su più piani: attività tecniche, servizi di osservazione e pedinamento, riprese video e acquisizioni documentali.

A metà dicembre scorso, come riportato da ilgiornale.it, la polizia di Napoli aveva scoperto un giro di Green pass falsi che circolavano in tutta Italia. Le forze dell’ordine, in quella occasione, dopo una serie di perquisizioni avevano sequestrato 67 certificazioni verdi non a norma comprati da 120 persone che non avevano mai ricevuto la vaccinazione. Con un sistema molto sofisticato, i truffatori erano riusciti a violare i filtri di sicurezza informatica della piattaforma internet messa a punto da diverse Regioni: Campania, Veneto, Calabria, Lombardia, Puglia e Lazio. In questo modo erano in grado di manipolare i dati dei Green pass.

Per fare ciò, l’organizzazione criminale si era avvalsa della complicità, a volte anche inconsapevole, dei farmacisti, ai quali veniva proposto l’utilizzo di un software per

gestire la piattaforma dei vaccini e dei Green pass. Le indagini sono state effettuate in molte città italiane, dal sud al nord, a conferma che la truffa era stata architettata da una banda di malavitosi molto ben organizzata.

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