"L'emergenza non c'è più". Ed è scontro Cacciari-Lerner

Accesa discussione alla prima puntata di Cartabianca tra Massimo Cacciari e Gad Lerner sull'emergenza coronavirus in Italia

"L'emergenza non c'è più". Ed è scontro Cacciari-Lerner

Tra gli ospiti di Bianca Berlinguer al debutto della nuova stagione di Cartabianca c'è stato Massimo Cacciari, filosofo ed ex sindaco di Venezia, che nel programma di Rai3 ha portato i suoi dubbi sulle vaccinazioni e il Green pass e si è scontrato con Gad Lerner, anche lui presente in collegamento nel programma di Bianca Berlinguer. La posizione di Massimo Cacciari è quella già espressa nell'ambito di una disquisizione filosofica che ha coinvolto altri pensatori di alto profilo, come Giorgio Agamben e Paolo Flores D'Arcais.

"È bene insistere sulla campagna di immunizzazione, i problemi che io faccio sono di ordine costituzionale. Qui c'è una decisione di proseguire ad libitum con l'emergenza, perché è una situazione drammatica e difficilissima in cui le forze politiche sono impotenti", ha detto il filosofo, che ha infiammato la discussione. "Se non avete nessuna sensibilità per le questioni di ordine costituzionale, benissimo. Come si fa a non capire che l’emergenza Covid sta accelerando questa deriva, con un accentramento del processo decisionale, lo svuotamento del Parlamento, la fine della democrazia rappresentativa", ha proseguito Massimo Cacciari, che è intervenuto in collegamento dopo Massimo Galli, Gad Lerner e Paolo Mieli.

Dai presenti è stato obiettato che gli attuali provvedimenti sono giustificati da motivazioni di tutela della collettività, una replica sulla quale Cacciari non si è trovato in accordo: "L'emergenza c'era ma non c'è più". Ma Gad Lerner non ci sta: "Un Paese con molti vaccinati ha un tasso di positività alto per la variante Delta…". Pronta la risposta del filosofo: "Vuol dire che i vaccini sono precari, ma non mi va di discutere di vaccini. Leggi cosa dice l’Oms, che sconsiglia di vaccinare i più giovani perché i vaccini non sono abbastanza sicuri".

Nonostante questo, Massimo Cacciari si dice favorevole all'obbligo vaccinale: "Non c'entra il lockdown con il Green Pass, che è un obbligo surrettizio e ipocrita, mi auguro che venga regolarizzato con una legge. Perché almeno chi obbliga se ne assume tutte le responsabilità. Se obblighi a un trattamento sanitario, te la devi assumere.

Quando ero sindaco di Venezia, il Tso lo firmavo io di persona. Facciano l'obbligo del vaccino a questo punto. Così sarà possibile tutta una serie di controlli su questa legge, come il referendum abrogativo".

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