La competizione elettorale fra Hillary Clinton e Donald Trump è diventata una competizione fra sinistra e destra del mondo. In ogni Paese infatti vi erano partigiani di Obama e di Hillary e partigiani di Trump e, poiché un po' dovunque in Occidente la stampa e il mondo dello spettacolo erano orientati a sinistra, la vittoria di Trump è stata vissuta come la vittoria di un nemico della sinistra e di tutto quanto c'era di progressista. Quindi anche della cultura e dell'arte, espressioni di quanto più rozzo, grossolano e incivile c'era nel fondo barbarico dell'America. E poiché i democratici e, più in generale, quelli di sinistra si considerano i campioni della democrazia hanno visto la vittoria di Trump come l'ascesa al potere di un tiranno antidemocratico, di un potenziale despota. Contro di lui si è mobilitata la stampa e tutto il mondo dello spettacolo americano, nessun cantante si è prestato a cantare per Trump e nessun divo di Hollywood è stato presente al suo insediamento. Hillary, inoltre, si è presentata come il campione della riscossa femminista, quella che ne difende il potere e i valori. Gioco facile con Trump, accusato di essere antifemminista perché ha avuto la sfacciataggine di dichiarare che le donne sono inferiori agli uomini. Un insulto che molte donne si sono passate di bocca in bocca, che è stato rilanciato dalla stampa e di cui hanno fatto uno slogan di battaglia. Oggi stampa e televisione americane ci presentano il conflitto politico come una guerra dei sessi: da un lato le donne democratiche che difendono il progresso, dall'altra i maschilisti trumpisti rozzi e brutali. Un conflitto che qualche base sociale ce l'ha negli Stati Uniti, dove esiste una violenta competizione fra femmine e maschi. Ma i politici di sinistra, la stampa a la televisione nostrani sbagliano a credere di poterlo trapiantare in Italia.
L'uragano Trump si abbatterà contro la prepotenza della Germania, le velleità della Francia e la burocrazia di Bruxelles, ma non dispiacerà agli italiani, maschi e femmine, che sono sempre stati trattati male da queste arroganti potenze europee.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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