La Guardia Costiera e il salvataggio dell'equipaggio della Vos Thalassa dai migranti

Quanto accaduto a bordo della Vos Thalassa dopo il salvataggio dei migranti potrebbe avere anche conseguenze penali per chi poi sbarcherà in un porto italiano

La Guardia Costiera e il salvataggio dell'equipaggio della Vos Thalassa dai migranti

La vicenda della Vos Thalassa farà certamente discutere. Quanto accaduto a bordo della nave dopo il salvataggio dei migranti potrebbe avere anche conseguenze penali per chi poi sbarcherà in un porto italiano. Di fatto il rimorchiatore dopo aver salvato il migranti in mezzo al mare, una sessantina circa, si è ritrovato ostaggio degli stessi disperati che aveva appena imbarcato a bordo. A quanto pare in pochi minuti lo stesso equipaggio della Vos Thalassa si sarebbe trovato "ostaggio" dei migranti che temevano di essere riportati in Libia. Gli animi, come riporta la Guardia Costiera italiana, si sarebbero accesi dopo l'arrivo in zona della Guardia costiera libica.

A quanto pare alcuni migranti avrebbero poi minacciato l'equipaggio costringendolo a chiedere aiuto alla Guardia Costiera italiana. E così la stessa Guardia costiera ha ricostruito quanto accaduto a bordo della Vos Thalassa.

"Il comandante della nave, in diverse comunicazioni anche via mail alla Centrale operativa della Guardia costiera a Roma, ha segnalato una situazione di grave pericolo per la security della nave e del suo equipaggio, composto da 12 marittimi, tutti di nazionalità italiana, causato da atteggiamenti minacciosi nei confronti dell’equipaggio stesso da parte di alcuni migranti, all’arrivo in zona della Guardia costiera libica. Alla luce della situazione sopra descritta e a seguito di ulteriori comunicazioni tra il comandante del Vos Thalassa e la Centrale operativa della Guardia costiera, si è reso necessario far intervenire nave Diciotti della Guardia Costiera, a tutela dell’incolumità dell’equipaggio", fa sapere la Guardia Costiera in una nota. Dopo il trasbordo dei migranti sulla nave Diciotti la Vos Thalassa ha proseguito per la sua rotta. Adesso i migranti "facinorosi" verranno identificati e sarà avviata un'indagine a loro carico.

Su questo punto il ministro degli Interni, Salvini è stato molto chiaro: "Su Nave Diciotti stiamo ragionando. Se qualcuno ha fatto qualcosa che va al di là della legge, se sbarca finisce in galera non in un centro d’accoglienza".

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