La guerra in Ucraina, oltre alla devastazione umana e materiale, rischia di causare anche un'esplosione epidemica, dai confini difficilmente prevedibili. Nel Paese martoriato dai bombardamenti si sta infatti materializzando, a detta delle autorità sanitarie internazionali, il rischio dell'esplosione di focolai di molteplici malattie. Con le ondate di profguhi ucraini che stanno investendo diverse nazioni europee, queste malattie, di conseguenza, potrebbero diffondersi in tutto il Vecchio Continente.
La prima minaccia epidemologica collegata alla guerra in corso nell'ex repubblica sovietica è il Covid, dato che l'Ucraina, già molto tempo prima dell'invasione russa, registrava tra i più bassi tassi di vaccinazione al mondo. Con l'aggressione militare ordinata da Putin, sono inevitabilmente saltate sia le strutture di monitoraggio dei positivi sia le strategie di immunizzazione della popolazione ucraina.
Un'altra malattia che rischia di diffondersi rapidamente nel Paese in guerra e nel resto d'Europa è la poliomielite. Focolai improvvisi della stessa erano improvvisamente apparsi in Ucraina già lo scorso anno, ma adesso, con l'interruzione delle campagne di prevenzione dovuta alla guerra, vi è il pericolo concreto di un'esplosione dei contagi. A detta dei vertici della campagna Global Polio Eradication Initiative, i casi di poliomielite attualmente accertati in Ucraina sarebbero "molti di più di quanto si pensa" e la malattia incriminata starebbe ormai per "diffondersi in maniera indisturbata".
Un ulteriore fattore di rischio sanitario presente nel Paese slavo è il dilagare del morbillo, che flagella l'Ucraina dal 2017 con focolai incontrollati. Nel solo 2020, fanno sapere gli esperti dei Centers for Disease Control and Prevention americani, erano stati registrati in Ucraina oltre 115mila casi di morbillo. La copertura vaccinale, prima dello scoppio della guerra, era arrivata appena all’82%, non abbastanza per prevenire infezioni mortali della malattia. In alcune zone del Paese, la copertura vaccinale è addirittura inferiore al 50% e, tra i territori in cui ci sono così pochi immunizzati, vi è il comprensorio di Kharkiv, da dove stanno scappando migliaia di persone.
In Ucraina sono anche presenti preoccupanti focolai di tubercolosi multiresistente, con stime che parlano di quasi 32mila persone che la sviluppano ogni anno. Circa un terzo dei nuovi casi di tubercolosi presenterebbe resistenza ai farmaci.
La devastazione provocata dalla guerra sta infine favorendo nel Paese, per via della carenza di acqua potabile e della messa fuori uso dei servizi igienici di base, la propagazione di malattie diarroiche.
Allo scopo di prevenire in Ucraina, in aggiunta a quello umano ed economico, un disastro epidemiologico dalle proporzioni difficilmente stimabili, Heather Papowitz, responsabile dell'Unità di Crisi istituita dall’Oms per monitorare la situazione sanitaria in Ucraina, ha dichiarato: "Bisogna aumentare la sorveglianza per poliomielite, morbillo e anche
per Covid in modo di assicurarci di prevenirli”. Un'efficace strategia di prevenzione implica necessariamente l'mmediata vaccinazione dei profughi ucraini attualmente in fuga verso nazioni sicure.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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