"Ho urlato Nicola e ho sentito lui che diceva 'mamma'". È carico di emozioni il racconto di Giuseppe Di Tommaso, l'inviato de La vita in diretta che ha ritrovato, per primo, il piccolo Nicola di 21 mesi scomparso nella notte tra il 21 e il 22 giugno nei boschi di Palazzuolo sul Senio, nell'Alto Mugello fiorentino. Il bambino è in buone condizioni ed è stato trasferito in ospedale per accertamenti, ma a scaldare il cuore è il racconto del suo ritrovamento.
Il giornalista del programma di Rai Uno ha trovato Nicola Tanturli per caso, percorrendo un tratto dell'area di ricerca per capire quale strada potesse aver preso il piccolo allontanandosi in piena notte dalla sua casa, mentre i genitori dormivano. "Stavo salendo su una strada sterrata ed ho sentito provenire da una scarpata un lamento - ha spiegato il giornalista all'Adnkronos - Ero da solo perché mi ero sentito male poco prima, ed avevo fermato la macchina per riprendermi. Così ho iniziato a dire: 'Nicola, Nicola'. Prima a bassa voce, poi urlando, fino a che non ho sentito chiaro 'Mamma!'. Era Nicola". Lo ha trovato impaurito ma vivo in un dirupo: "Un'emozione immensa". Di Tommaso ha corso a perdifiato lungo il crinale della collina per avvisare i carabinieri, poi è tornato per aiutare i soccorritori e alla fine è scoppiato in un pianto liberatorio e ha chiamato il suo responsabile, Alberto Matano. "Sono sceso giù nella scarpata che era molto ripida, - ha proseguito Di Tommaso - ho sentito il rumore di una macchina in lontananza. Erano i Carabinieri, li ho avvisati che avevo sentito un lamento ed ero sicuro si trattasse di Nicola". Nè le forze dell'ordine nè i suoi colleghi della troupe televisiva, sulle prime, gli hanno creduto, ma lui ci credeva e ha insistito: "All'inizio erano scettici, hanno pensato che potesse essere un animale, un capriolo. Ma io ho insistito perché ero certo, e li ho pregati di scendere a vedere". E sì, quei mugolii erano del piccolo Nicola, di soli 21 mesi.
Il giornalista ha seguito tutte le fasi del recupero, aiutando e sostenendo i soccorritori mentre il piccolo piangeva: "Un'emozione immensa perché davvero non lo immaginavo, quando si raccontano le storie di bambini dopo tante ore, in boscaglie così fitte, dopo il trascorrere di un'intera notte c'è sempre l'idea che non sarà una storia con un finale positivo. Un miracolo vero". L'emozione, la gioia di aver contribuito al ritrovamento del piccolo. Un mix incontenibile di sensazioni che hanno travolto l'inviato, ancora incredulo: "È davvero surreale. Se io non mi fossi sentito male, se non fossi sceso dalla macchina, non l'avremmo ritrovato. È la prima volta che mi succede. È pazzesco, se penso alla sua voce non riesco a non commuovermi".
Il racconto ad Alberto Matano: "Mi ha chiamato subito dopo il ritrovamento"
Giuseppe Di Tommaso è l'eroe del giorno. A lui l'onore e il merito di aver cercato, ritrovato e salvato il piccolo Nicola che, nella notte tra il 21 e il 22 giugno è uscito di casa allontanandosi per circa tre chilometri dalla sua abitazione nel cuore della notte. Il giornalista e inviato de La Vita in diretta ha raccontato del ritrovamento e della sua gioia ad Alberto Matano, che all'Adnkrons spiega: "Il Bambino è stato ritrovato da Giuseppe Di Tommaso, uno dei nostri inviati de la Vita in Diretta. Era lì che stava girando insieme alla troupe immaginando il percorso che il bambino avesse potuto fare da casa. Lui era da solo perché la troupe era rimasta indietro, ha sentito dei lamenti si è sporto e in una scarpata ha trovato il piccolo. A quel punto non prendendo il telefono Di Tommaso è corso indietro, ha chiamato i carabinieri e li ha aiutati a tirarlo fuori dalla scarpata.
L'ho sentito tra le emozioni, le lacrime e la gioia, mi ha chiamato e mi ha detto: "E' Vivo, è vivo!".Nella puntata odierna de La vita in diretta Alberto Matano affronterà la vicenda e ci sarà spazio anche per il raccontro di Giuseppe Di Tommaso sull'emozionante ritrovamento del piccolo.
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