I cinesi alla conquista della Sicilia con l'arma del turismo

In Sicilia case a un euro per dare nuova linfa ai villaggi rurali spopolati. L'idea sta attirando investitori provenienti da Cina e Hong Kong

I cinesi alla conquista della Sicilia con l'arma del turismo

La Cina ha attivato il radar degli affari. Il Dragone è attratto dal programma locale della regione Sicilia, attuato per cercare di dare nuova linfa a città e villaggi rurali spopolati. L'obiettivo dell'amministrazione italiana è creare condizioni tali da attirare proprietari desiderosi di acquistare case abbandonate, spesso sperdute nelle campagne siciliane, a un prezzo irrisorio: 1 euro.

Certo, gli edifici cadono per lo più a pezzi e necessitano di un profondo restyling, eppure molti cinesi sono pronti a tuffarsi in questa opportunità, non tanto per iniziare una nuova vita in Sicilia, ma per convertire gli stabili in locande o proprietà Airbnb capaci di generare un enorme giro di denaro. Soldi che finirebbero solo in minima parte nel sistema economico italiano.

I cinesi attivano il radar degli affari

Il piano promosso dalla Sicilia è semplice quanto innovativo. L'acquirente interessato a una casa deve provvedere a renderla agibile in un determinato lasso di tempo, sostenendo a proprio carico ogni costo necessario ai lavori di manutenzione. In compenso il prezzo di vendita è di appena 1 euro, una cifra simbolica dato che sempre meno italiani sono disposti a vivere nelle aree rurali. Figurarsi delle aree rurali siciliane, una regione in cui il tasso di disoccupazione giovanile fa venire i brividi: 33,4% per gli under 35, addirittura 53,6% per gli under 25.

Se l'iniziativa non ha scaldato i cuori degli italiani, l'idea ha attirato l'interesse di potenziali investitori cinesi. Secondo quanto riportato dal South China Morning Post, molte persone provenienti da oltre la Muraglia hanno intravisto il potenziale nascosto dietro le case siciliane abbandonate.

Case scontate per compratori asiatici

Oltre ai cinesi, anche molti facoltosi cittadini di Hong Kong sono pronti a contendersi i ruderi siciliani. Questi soggetti stranieri hanno in mente di creare un sistema economico virtuoso sfruttando le bellezze offerte dal territorio italiano.

Tutto legittimo, sia chiaro. Solo che appare quanto mai assurdo agevolare la vendita delle case agli orientali, quando molti italiani, con qualche informazione in più, potrebbero fare le stesse cose promesse dagli orientali. Con il vantaggio di lasciare l'intera somma ricavata in Italia.

In ogni caso, dopo la visita di Xi Jinping in Italia, la Sicilia è diventata una delle mete più celebrate dai media cinesi. Quando si parla di turismo bisogna stare molto attenti alla Cina, perché questo paese è solito usare l'attività turistica come strumento politico.

Già, perché quando un paese straniero fa saltare i nervi a Pechino, il governo cinese lancia subito l'input ai suoi cittadini di boicottarlo; se i rapporti sono buoni, accade invece l'opposto.

Considerando che la Cina può contare su circa 1,4 miliardi di persone (per giunta sempre più ricchi), il turismo cinese è una gallina dalle uova d'oro che fa gola a tutti.

Tra l'altro, un'indagine del Centro studi Cna, ha sottolineato come il numero di turisti in Italia provenienti dalla Cina sia destinato a crescere di un milione di unità nell'arco dell'anno in corso, fino a raggiungere la cifra di 6 milioni.

Belpaese, ottimo cibo, moda, mare. Adesso anche case a prezzi stracciati con cui avviare un ciclo in grado di attirare altri cinesi.

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