I dirigenti italiani della P.A. guadagnano il triplo della media Ue

Il rapporto Ocse: i senior manager della Pubblica Amministrazione hanno uno stipendio medio di 650mila dollari

Hai voglia a parlare di tagli e di spending review. La verità è che in Italia ci sono settori intoccabili, così come i compensi. Un esempio su tutti? I dirigenti della Pubblica Amministrazione. Secondo il rapporto "Government at a glance 2013" pubblicato dall’Ocse, i senior manager italiani sono i più pagati. Con uno stipendio medio di 650 mila dollari, oltre 250 mila in più dei secondi classificati (i neozelandesi con 397 mila dollari) e quasi il triplo della media Ocse (232 mila dollari). In Francia, un dirigente dello stesso livello guadagna in media 260 mila dollari all’anno, in Germania 231 mila e in Gran Bretagna 348 mila. Negli Stati Uniti, la retribuzione media è di 275 mila dollari. I dati sono aggiornati al 2011. E per questo, il dipartimento della Funzione Pubblica ha precisato con un comunicato che nel 2012 è stato istituito un tetto agli stipendi dei dirigenti pubblici, sottoposto alla verifica degli organi di controllo competenti tra i quali la Corte di Conti, che non permette di superare, anche cumulando, il trattamento economico del Primo presidente della Corte di Cassazione, attestato a 302.937 euro annui lordi.

Ma quello sui dirigenti non è l'unico record fotografato dall'Ocse. Infatti, l’Italia è in coda tra i Paesi avanzati per la fiducia dei cittadini nel governo, nei partiti e nelle banche. Anche verso la giustizia prevale la diffidenza e il nostro paese si contraddistingue anche per i tempi biblici dei processi, le difficoltà della giustizia civile, i "nodi" del sistema scolastico e la scarsa presenza femminile nelle posizioni di vertice. Tasto dolente anche l’istruzione, dove il Belpaese è penultimo nella spesa rispetto al totale delle uscite statali (8,5%). Un altro settore in cui l'Italia resta indietro tra i Paesi Ocse è l’utilizzo di Internet nei rapporti con la pubblica amministrazione.

Secondo un rapporto comparativo dell’organizzazione parigina, solo il 19% dei cittadini italiani usano la rete per interagire con enti locali e governo centrale, contro una media Ocse del 50%. Solo il Cile, con il 7%, ha un risultato peggiore, mentre tutti i grandi Paesi europei sono al di sopra del 40%: la Gran Bretagna al 43%, la Spagna al 45%, la Germania al 51% e la Francia al 61%.

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