I genitori della Sergio? Sono stati già scarcerati

La figlia voleva che i genitori la raggiungessero in Siria: "Noi qui stiamo ammazzando i miscredenti per poter allargare lo Stato Islamico"

I genitori della Sergio? Sono stati già scarcerati

Sergio Sergio e la moglie Assunta sono stati già scarcerati. Dopo tre mesi di detenzione i genitori di Maria Giulia "Fatima" Sergio, la jihadista italiana che combatte in Siria tra le fila dello Stato islamico, sono tornati in libertà. Sebbene fossero stati arrestati con l'accusa di essere in procinto di partire per mettersi al servizio dell’Isis, il gip di Milano Ambrogio Moccia ha concesso loro i domiciliari accogliendo l’istanza dell’avvocato Erika Galati. La sorella di Fatima è ancora detenuta.

Sergio Sergio e la moglie erano finiti in carcere nell’ambito dell’inchiesta del procuratore aggiunto Maurizio Romanelli e del pm Paola Pirotta che ha portato anche all’arresto della sorella di Fatima, Marianna, e di altre due persone, gli zii di Aldo Kobuzi, marito albanese della foreign fighter italiana. I due coniugi sono usciti oggi dal carcere milanese di San Vittore perché, da quanto si è saputo, il giudice ha valutato che si sono attenuate le esigenze di custodia cautelare nei loro confronti e per questo ha disposto gli arresti domiciliari. Una precedente istanza di scarcerazione era stata respinta un mese fa circa dal giudice Maria Vicidomini che, al tempo, sostituiva il gip titolare del procedimento, Ambrogio Moccia.

A Sergio Sergio e alla moglie viene contestato il reato di organizzazione di un viaggio per finalità di terrorismo, mentre Marianna, così come Fatima, è accusata anche di associazione con finalità di terrorismo internazionale (nessuna istanza è stata presentata dalla sua difesa). "Nessun dubbio può sussistere sulla consapevolezza dei due genitori di Fatima di organizzare un viaggio per raggiungere l’organizzazione terroristica Stato Islamico - si legge negli atti dell’inchiesta - con pacifica conoscenza delle attività e degli obiettivi dell’organizzazione stessa". Secondo l’accusa, infatti, i genitori e la sorella di Fatima erano "in partenza per la Siria" e stavano "adottando efficaci strategie per cercare di impedire l’azione di contrasto delle forze dell’ordine".

In una delle tante conversazioni intercettate Fatima diceva chiaramente ai genitori e a Marianna di volere che la raggiungessero in Siria per unirsi al Califfato: "Noi qui stiamo ammazzando i miscredenti per poter allargare lo Stato Islamico".

Ora la Procura potrebbe chiedere per gli arrestati il processo con il rito immediato, che salta la fase dell’udienza preliminare.

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