"Cambio d'equipaggio". Cosa è successo a bordo della "nave di Putin"

Non ci sono più russi nell'equipaggio dello Scheherazade, lo yacht ormeggiato a Marina di Carrara che si ipotizza possa essere di Putin

"Cambio d'equipaggio". Cosa è successo a bordo della "nave di Putin"

Il mega yacht Scheherazade ormeggiato nel porto di Marina di Carrara è avvolto dal mistero. Voci insistenti ne attribuiscono la proprietà a Vladimir Putin ma i documenti finora analizzati non darebbero conferme in tal senso, anche se un'indiscrezione trapelata dalla Russia solleverebbe più di qualche dubbio in merito. Infatti, il gruppo dell'opposizione che fa capo ad Aleksei Navalny avrebbe diramato la crew list dello yacht e i nomi presenti sarebbero in gran parte riconducibili a personale del Fso, il vecchio Kgb. Difficile ipotizzare che, se venisse confermata la natura dell'equipaggio dello yacht, un così elevato numero di agenti speciali venga assegnato a una persona che non sia il presidente Putin. Nelle ultime ore, però, dalla Toscana giungono informazioni di una turnazione nell'equipaggio, con il personale russo che sarebbe stato sostituito da membri inglesi.

I movimenti, che risultano quanto meno sospetti visto che sono stati effettuati dopo la diffusione della crew list, sono stati notati dalle persone che frequentano abitualmente il porto di Marina di Carrara dove, da un anno e mezzo, lo Scheherazade è ormeggiato presso il molo dei cantieri navali di Italian Sea Group. Impossibile che un ricambio così massiccio di uomini passi inosservato in un ambiente come quello del porto di Marina di Carrara che, seppur grande, non è di dimensioni eccessive. "Sì erano tutti russi fino a pochi giorni fa. Oggi l’equipaggio è formato tutto da inglesi. Stiamo monitorando la situazione all’interno dei cantieri navali ma non perché mi interessi se sia di Putin o meno: io sono preoccupato per la ricaduta che un sequestro, o un congelamento di beni, potrebbe avere sugli operai del cantiere", ha detto il segretario della Cgil di Massa Carrara Paolo Gozzani al Corriere della sera.

Il mistero che aleggia attorno alla proprietà dello Scheherazade, invece di dipanare i dubbi, li alimenta. La guardia di finanza ha acquisito tutti i documenti presenti a bordo dell'imbarcazione e li sta analizzando per cercare di risalire al soggetto di riferimento. Operazione complessa se si considera anche che l'imbarcazione batte bandiera delle isole Cayman e che, quindi, risulta ancora più difficile il lavoro di risoluzione.

Il sindaco della cittadina si mantiene sulla versione fornita dai cantieri navali di Italian Sea Group e nega che, in base ai documenti, sia possibile attribuire la proprietà a Putin. Tuttavia fonti di intelligence americane e di controinformazione russa non sembrano avere dubbi.

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