I templi pagani proiettati sulla facciata di San Pietro

Polemiche dopo che la facciata della Basilica è stata illuminata con le foto dei templi pagani della Cambogia e dei monaci buddisti: "Spettacolo neopagano che riduce la Chiesa a fondale di un cinema all'aperto"

La facciata di San Pietro illuminata nell'ambito dello spettacolo "Fiat Lux"
La facciata di San Pietro illuminata nell'ambito dello spettacolo "Fiat Lux"

Fa discutere, dentro e fuori Roma, lo spettacolo andato in scena a piazza San Pietro in occasione dell'apertura del Giubileo della Misericordia, quando decine di scatti fotografici sono stati proiettati sulla facciata della Basilica simbolo della cattolicità.

L'obiettivo dello spettacolo "Fiat Lux" doveva essere quello di esaltare la bellezza del Creato attraverso le fotografie di importanti artisti di fama internazionale.

Leoni, meduse ed elefanti, ma non solo: l'architettura michelangiolesca (e quindi rimaneggiata da Carlo Maderno) è stata illuminata dalle immagini dei templi cambogiani di Angkor Wat, con tanto di monaci buddisti in primo piano. Una scelta che non ha mancato di suscitare polemiche tra gli stessi fedeli, un po' perplessi di fronte a quello che è stato definito uno "spettacolo neopagano". Sui social network molti si sono interrogati sull'opportunità di ridurre la facciata della Basilica a semplice fondale per scatti fotografici, quasi come se l'architettura frutto del lavoro di secoli potesse essere declassata alla funzione di quinta scenica.

"A quando la proiezione di un film, come nei cinema all'aperto?", si domandano

sarcastici i fedeli. Ma non è tutto. Come osserva caustica la Nuova Bussola Quotidiana, il progetto di "Fiat Lux" è finanziato, tra gli altri, dalla Banca Mondiale. Che è tra i maggiori responsabili di quei processi economici e climatici contro cui Papa Francesco si è da sempre scagliato...

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