Doveva essere il primo insediamento della Capitale ad essere sgomberato, stando ai piani della giunta grillina per il superamento dei campi rom. Invece al Camping River la situazione è sempre più fuori controllo. La scorsa settimana era stato necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco per spegnere un grosso rogo, appiccato dagli abitanti del campo per smaltire dei rifiuti.
Ieri sera, invece, è scattata la rivolta contro una pattuglia della Polizia Locale “a seguito di una normale sanzione da 28 euro”. Secondo l'UGL Polizia Locale, gli animi si sarebbero scaldati quando uno degli occupanti è stato multato, dopo essere stato fermato alla guida di un mezzo senza carta di circolazione e copia del passaggio di proprietà. Come mostra un video diffuso dalla stessa organizzazione sindacale, decine di nomadi, compresi alcuni bambini, sono usciti dal campo inveendo contro gli agenti, costretti così ad allontanarsi. I caschi bianchi hanno chiesto rinforzi, ma “dal proprio comando hanno ricevuto l’ordine di ritirarsi ed interrompere il servizio”. “Episodi come quello di ieri, che hanno visto degli occupanti abusivi imporre la propria legge su divise ed istituzioni, devono farci riflettere - commenta Marco Milani, coordinatore romano dell’UGL Polizia Locale - a partire dal perché le già esigue risorse di un Corpo pesantemente sotto organico, vengano disposte a guardiania di quella che a tutti gli effetti risulta essere un’area privata”.
“Certi servizi di facciata, servono solo a screditare ruolo e funzioni delle istituzioni, se poi si mandano pattuglie di sole due persone a fingere di controllare vere e proprie enclavi ad elevata densità criminale”, attacca il sindacalista che definisce “vergognoso” il ritiro del presidio “per non avere grane con le velleitarie ed arroganti rivendicazioni degli occupanti abusivi”. Le organizzazioni di categoria chiedono al sindaco Virginia Raggi, “tutele, protocolli d’intervento, regole d'ingaggio certe e sicurezza dei lavoratori, per tutto ciò che concerne i servizi presso i campi nomadi”. “Ma anziché ricevere risposte -denuncia Milani - continuiamo ad essere mandati allo sbaraglio su indicazione o su pressioni del politico di turno”.
“Il fatto stesso che qualche geniale amministratore abbia pensato di chiedere per iscritto alla Polizia Locale di provvedere alla bonifica dopo l’incendio della scorsa settimana la dice lunga sulla preparazione considerazione ed attenzione, che si hanno nei confronti del Corpo e delle sue reali competenze", conclude il rappresentante dei caschi bianchi. Lo scorso novembre anche una pattuglia della Polizia di Stato era stata accerchiata dagli occupanti del campo, che avevano protestato contro gli agenti dopo il fermo di due rom, accusati di furto. I nomadi erano stati poi rilasciati subito dopo essere stati condotti in commissariato.
Lo sgombero del Camping River era previsto per lo scorso settembre, quando il Comune aveva deciso di non rinnovare il contratto alla cooperativa che da anni si occupava di gestire l’insediamento. Ma il piano messo a punto dalla giunta Raggi per offrire ai nomadi una sistemazione alternativa, si è impantanato. E nella baraccopoli sono progressivamente aumentati gli occupanti abusivi. Da qualche mese, a controllare i veicoli in entrata e in uscita l’amministrazione ha posto una volante della Polizia Locale.
“Di fatto, però – denuncia il sindacato - quello che avrebbe dovuto essere un campo chiuso, si è trasformato in una terra di nessuno, dove i container che insistono su un’area privata vengono occupati di notte da persone senza titolo”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.