Numeri di cellulari sui siti gay: la vendetta di Ilaria, vittima del revenge porn

La giovane, da qualche mese diventata portavoce di chi subisce cyberbullismo, è stata accusata da due ragazzi di aver messo il loro numero di cellulare su un sito porno. Aperta un'inchiesta

Numeri di cellulari sui siti gay: la vendetta di Ilaria, vittima del revenge porn

Aveva dichiarato di essere stata vittima di revenge porn e aveva denunciato ciò che lei aveva definito pornovendette. Ma Ilaria Di Roberto, una 29enne di Cori, un piccolo centro in provincia di Latina, in queste ore è accusata a sua volta dello stesso reato per cui lei, per diverso tempo, ha cercato giustizia. Secondo quanto riportato da Repubblica, la donna, infatti, è passata in breve da essere considerata un'accusatrice ad accusata.

Da accusatrice ad accusata

Dopo che la 29enne, a lungo in questi mesi ha denunciato di subire attacchi molto pesanti di cyberbullismo da parte di una "cybersetta", soprattutto tramite i social network, la giovane, che aveva in programma di scrivere un libro, in queste ore è stata accusata di aver fatto tormentare due giovani, inserendo i loro numeri di telefono su un sito pornografico per omosessuali. In base alle prime ricostruzioni, ieri mattina, la polizia postale di Latina ha perquisito la casa della ragazza, che è stata denunciata e su cui sta compiendo alcuni approfondimenti il sostituto procuratore di Latina, Valentina Giammaria.

La storia della giovane

La 29enne, negli ultimi mesi, ha raccontato la sua storia anche a diversi programmi televisivi come "I fatti vostri", "Pomeriggio Cinque" e "Storie italiane". In quelle circostanze, la ragazza dichiarava di essere oggetto di revenge porn, parlando di fotomontaggi in cui la sua persona viene mostrata in pose oscene e denunciando raggiri da parte di quella che lei ha definito più volte una setta: la ragazza, infatti, ha più volte dichiarato di essere stata truffata da alcune persone che l'avrebbero anche costretta a tatuarsi il loro simbolo e a firmare una cambiale dopo una seduta di ipnosi telefonica. La giovane, auspicando che sul suo caso fosse fatta giustizia, ha più volte detto di temere per la propria incolumità. Le testimonianze della 29enne, una volta denunciate, sono state considerate talmente attendibili dalle istituzioni da essere prese in considerazione per conferenze e meeting dedicati all'argomento. Nella giornata di domani, infatti, era previsto un intervento della ragazza a un seminario, che ha per tema proprio il bullismo e il cyberbullismo organizzato dalla Curia vescovile e dalla provincia di Latina.

L'indagine

Ma alla polizia postale, in queste ore, sono arrivate le denunce di due giovani, che dopo aver avuto dei rapporti con Di Roberto avrebbero trovato il loro nome e il loro numero di cellulare su un sito porno, venendo quindi tempestati di

telefonate di uomini che chiedevano loro prestazioni sessuali. Dopo l'apertura di un'inchiesta, sarebbe emerso che al sito hard, con sede all'estero, i numeri dei ragazzi sarebbero arrivati dal cellulare della 29enne.

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