Stuprata, poi l'orrore nel frigo. Killer la uccide per 3000 euro

La vittima si chiama Claudia Lepore ed era un'italiana residente a Santo Domingo. Il killer l'avrebbe uccisa su commissione di un'amica

Claudia Lepore, 59 anni, foto da Facebook
Claudia Lepore, 59 anni, foto da Facebook

Imbavagliata, legata e poi rinchiusa in un frigorifero per tre giorni. Sarebbe morta per assideramento Claudia Lepore, una donna italiana di 59 anni, residente a Santo Domingo. Il killer, a quanto pare reo confesso, l'avrebbe uccisa su commissione di una ex socia e amica della vittima. Sulla tragica vicenda ora indaga la polizia locale; il movente sottendente il delitto sarebbe economico. Nell'inchiesta sono coinvolti altri due italiani.

L'omicidio choc

La notizia è trapelata attraverso la stampa estera solo nella tarda di sabato 23 gennaio ma la drammatica vicenda risalirebbe a qualche giorno fa. Il corpo senza vita di Claudia, 59enne originaria di Carpi (Modena), è stato rinvenuto in un appartamento nel quartiere residenziale Bavaro di Santo Domingo (Santo Domingo), dove la donna risiedeva già da qualche anno, lo scorso giovedì 25 gennaio. Il cadavere si trovava all'interno di un frigorifero la cui apertura era sbarrata con una scala. Per questo motivo, gli investigatori considerano verosimile l'ipotesi che la vittima fosse ancora viva quando è stata messa nella cella. Dunque, sarebbe morta per assideramento, impossibilitata alla fuga e ad ogni richiesta di aiuto per almeno tre giorni

Il presunto assassino

Stando a quanto si apprende dal Corriere.it, ad uccidere Claudia sarebbe stato Antonio Lantigua detto "El Chino", 46 anni, originario di Santo Domingo. Per gli inquirenti, è considerato l'esecutore materiale dell'omicidio ma il delitto nasconderebbe un mandante vicino alla vittima. Lo avrebbe confessato proprio il 46enne dopo il fermo della polizia e, a quanto pare, gli elementi repertati dagli investigatori confermerebbero la sua versione. Nello specifico, ad incastrare "El Chino" sarebbe stato un messaggio inviato all'ex socia e amica della donna: "Pagami o ti ammazzo", reciterebbe il testo.

Il movente del delitto

Nell'inchiesta sarebbero coinvolti altri due italiani, tra i quali la sospetta mandante dell'assassino che avrebbe pattuito una cifra pari a 3mila euro (2mila pesos) per l'uccisione della 59enne carpigiana. La stessa però avrebbe negato un coinvolgimento nella vicenda avendo denunciato la scomparsa dell'amica alle autorità locali. Nel 2009, le due donne avevano avviato insieme un Bed and Breakfast - "Villa Corazon", il nome dell'attività - ma poi avevano fatto scelte professionali divergenti.

Sembra infatti che Claudia avesse intenzione di ritornare definitivamente in Italia. A quanto pare, quelle sarebbero state le ultime settimane a Santo Domingo: il tempo di disbrigare le ultime faccende e poi sarebbe volata a Carpi.

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