A Martina Patti sarebbe bastata poco più di un'ora per uccidere sua figlia. È questo quello che si evince dalle immagini in esclusiva mostrate durante la trasmissione Quarto grado, condotta da Gianluigi Nuzzi il venerdì sera su Rete4. Le telecamere di sorveglianza hanno registrato tre passaggi significativi di quella donna lo scorso 13 giugno. Il ritorno dall'asilo, dove Martina Patti è andata a prendere sua figlia nel pomeriggio, l'uscita di casa e poi il rientro dopo averla uccisa. Il tutto in un lasso temporale poco più ampio di un'ora e mezzo.
Infatti, nel primo passaggio si vede Martina Patti rientrare insieme a Elena, seduta sul sedile anteriore dell'auto. Trascorrono appena 24 minuti prima che la donna esca nuovamente di casa: in questo lasso di tempo lei ha dichiarato di avere stirato mentre la bambina mangiava uno yogurt e guardava i cartoni animati dal suo telefono. Quando Martina Patti esce nuovamente dalla villetta di Mascalucia, la bambina è seduta sul sedile posteriore della vettura. Il terzo passaggio, senza la bambina, è stato registrato dalle telecamere di sicurezza un'ora e 9 minuti dopo il primo, alle 15.03.
Al netto del tempo trascorso per raggiungere il campo, che dista appena poche centinaia di metri dall'abitazione, alla donna è servita un'ora di tempo per uccidere sua figlia e sotterrarla. Questo si può dedurre da quelle immagini, ma non solo. Perché osservando l'atteggiamento di Martina Patti al momento del suo rientro nella villetta, la donna non mostra nessun segno di nervosismo, nessun elemento che possa lasciar trasparire una qualche emozione. Dal suo comportamento non si evince niente che dia indicazioni su quanto era appena successo. Le sue mani sono ben salde sul volante e il suo viso non mostra nervosismo o tensione.
Tuttavia, gli inquirenti hanno notato che nell'ultimo fotogramma registrato dalla telecamera, Martina Patti indugia sul cruscotto della sua auto. In questo caso le immagini non danno indicazioni chiare su quelle che possono essere state le sue intenzioni, ma il dubbio degli inquirenti è che in quel frangente la donna abbia potuto nascondere l'arma del delitto, che ancora non è stata trovata. Le immagini sciolgono ogni dubbio sul fatto che la piccola Elena sia stata uccisa nel campo e non in casa ma non danno risposte su altri interrogativi.
È possibile che Martina Patti abbia ucciso e sotterrato la figlia senza che nessuno vedesse nulla? Il delitto è avvenuto di pomeriggio, in un campo nei pressi del centro abitato, ed è servita un'ora alla donna per mettere termine alla vita di Elena.
Inoltre, è possibile che l'arma del delitto sia stata gettata lungo il percorso dal campo alla casa? Il sopralluogo compiuto nella villetta ha dato esito negativo in tal senso e la donna continua a dichiarare di non ricordare elementi importanti di quel drammatico 13 giugno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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