Immigrazione, Ferrara: "Bisogna pulire la loro cacca come io faccio con i miei cani"

L'ex direttore de Il Foglio: "Bisogna accogliere gli afflitti e accettare l’invasione, bisogna sanare la piaga, accettare la posizione marittima speciale dell’Italia e farne fonte di condivisione e corresponsabilità in Europa"

Immigrazione, Ferrara: "Bisogna pulire la loro cacca come io faccio con i miei cani"

Giuliano Ferrara continua a far discutere. Sugli immigrati e l'emergenza sbarchi, l'ex direttore del Foglio ha detto la sua. In un editoriale Ferrara spiega il suo punto di vista sui profughi che in queste ore affollano le nostre stazioni e anche i nostri confini: "Bisogna accogliere gli afflitti e accettare l’invasione, bisogna sanare la piaga, accettare la posizione marittima speciale dell’Italia e farne fonte di condivisione e corresponsabilità in Europa, bisogna curare la scabbia degli immigrati sfortunati e trattare con delicatezza i neonati raccolti nelle stazioni ferroviarie, e bisogna farsi largo tra folle impreviste di clochard del nostro secolo, pulire dove qualcuno defeca in assenza di servizi con la stessa delicatezza e rassegnazione con cui io pulisco appresso alle mie tre creature canine. Bisogna sporcarsi le mani (letteralmente) con la tragedia di disordine, di malagrazia, di povertà e di abissale follia che incombe alle nostre frontiere. Bisogna subire l’invasione e smetterla di pensare e di dire che c’è un’alternativa". Una posizione forte quella di Ferrara che ha suscitato non poche polemiche.

Poi le critiche alla Lega e a Salvini: "Condivido il sentimento.

Ma ragionando so che nessuna strategia della paura l’ha mai avuta vinta da noi, nessuna ideologia cosiddetta sicuritaria è mai andata oltre la rappresentanza di una minoranza vociante e votante, ma incapace di farsi decisione e governo della cosa pubblica, prefetto o non prefetto, Lega o non Lega, perché siamo un popolo sottile di esseri umani privati, capace di distinguere e capire il proprio interesse anche meschino, e dopo lo sberleffo e il vaffanculo e la paura giocata dai demagoghi scatta la ricognizione del possibile: dopo, gli italiani sanno che per scacciare la paura bisogna faticare duro, e fare guerra, e pagare tasse, e sistemare il mondo. Programma troppo vasto e faticoso. Stop. Meglio la scabbia, che si cura con poco, all’Asl".

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