L’Italia assediata dagli sbarchi: "Sarà peggio dell'anno scorso"

L'esodo dal nord Africa è entrato pienamente nel vivo. L'allarme dal prefetto di Agrigento: "Avremo numeri superiori allo scorso anno"

L’Italia assediata dagli sbarchi: "Sarà peggio dell'anno scorso"

Sono ore calde quelle che sta vivendo l’Italia e il riferimento non allude solamente alle alte temperature ma anche e, soprattutto, al fenomeno dell’immigrazione che sta mettendo le nostre coste in grande difficoltà. Lampedusa e Crotone nelle ultime ore si stanno trovando sotto assedio con sbarchi no stop, centri di accoglienza al collasso e previsioni non proprio rassicuranti sui flussi in arrivo per i prossimi giorni. Il prefetto di Agrigento lancia già un allarme per questa estate. A tutto questo si aggiungono anche le richieste delle Ong che, cariche di migranti a bordo, chiedono di avere un porto sicuro in Italia.

Lampedusa e Crotone in difficoltà

Dallo scorso weekend il trend degli sbarchi in Italia ha fatto salire notevolmente la curva dei nuovi arrivati.Com’era prevedibile, con l’arrivo delle alte temperature, l’esodo dal nord Africa non è tardato ad arrivare. Lampedusa al momento è il punto d’arrivo più gettonato con tutte le difficoltà che ne derivano. L’hotspot di contrada Imbriacola ha già raggiunto quota mille nonostante il costante impegno della prefettura di Agrigento nelle attività di trasferimento. Il tempo di imbarcare gli ultimi ospiti nelle navi quarantena o sui traghetti per destinazioni sulla terraferma, che ne arrivano altri. Otto gli sbarchi nella giornata di oggi con stranieri provenienti prevalentemente dal Maghreb. E l’atmosfera inizia a farsi veramente pesante.

Le previsioni non sono del tutto rassicuranti secondo il prefetto di Agrigento Maria Rita Ciuccafa: “Lo scorso anno – ha detto il prefetto - abbiamo avuto 37mila migranti sbarcati, non è escluso che adesso supereremo anche questi numeri. La situazione è molto complessa”. A Porto Empedocle è stata inaugurata oggi una struttura di transito dal momento che la tensostruttura è inagibile ed è necessario garantire un punto di sosta e un presidio sanitario per i protagonisti dei viaggi della speranza. La situazione non è del tutto diversa se ci si sposta un po’ più in su, a Crotone. Dopo i circa 400 stranieri approdati nel fine settimana, la macchina dell’accoglienza ha continuato a lavorare per far fronte a nuovi sbarchi. Solamente oggi ne sono arrivati 181, la maggior parte dei quali sono egiziani.

Le Ong chiedono porti all'Italia

Il quadro della situazione diviene più complesso se si aggiungono anche le attività delle Ong che recuperano migranti in prossimità della Libia e poi chiedono all’Italia un porto dove farli sbarcare. Domani a Trapani arriverà la nave Diciotti con 165 migranti. Nel frattempo si fanno sempre più insistenti le richieste di un Pos da parte di Geo Barents che naviga vicino le coste siciliane con 471 migranti. Dopo gli appelli degli scorsi giorni, ai quali ancora non ha fatto seguito la risposta da parte del Viminale, ecco che a dar manforte alla nave di Medici Senza Frontiere ci pensa la Nato: “Inaccettabile - afferma Safa Msehli, portavoce dell'Oim - che le navi delle Ong nel Mediterraneo centrale debbano avere a che fare con ritardi negli sbarchi dopo aver condotto operazioni con cui sono state salvate vite umane. Oltre 470 persone attendono un porto sicuro da 7 giorni.

I 471 sopravvissuti devono essere fatti sbarcare con urgenza". Insomma, se questo è il quadro della situazione nella seconda parte del mese di maggio, per i prossimi due mesi risulta davvero impossibile pensare ad una situazione che possa essere gestita senza difficoltà.

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