"Drogate e sequestrate per settimane": i racconti dell'orrore delle vittime

Questo è il racconto choc di altre due giovani durante le audizioni negli uffici della Procura

"Drogate e sequestrate per settimane": i racconti dell'orrore delle vittime

Due ragazze, secondo quanto hanno raccontato davanti ai pubblici ministeri, sarebbero state abusate per "giorni" o anche "settimane" dall’imprenditore farmaceutico Antonio Di Fazio. L’uomo si trova rinchiuso in carcere a Milano dallo scorso venerdì ed è accusato di aver prima narcotizzato e subito dopo violentato una giovane studentessa di 21 anni.

Le ragazze abusate per settimane

Sono tre le ragazze che si sono fatte avanti dopo l’appello lanciato dagli inquirenti, in occasione dell'arresto dell'imprenditore 50enne, e due di queste, durante le loro rispettive audizioni negli uffici della procura, avrebbero raccontato di essere state appunto abusate dall'indagato per giorni, se non addirittura per settimane, "quasi due mesi". Secondo quanto emerso dai verbali delle due presunte vittime, nella giornata di ieri si è presentata anche una terza giovane, e tutte avrebbero descritto particolari degli di un "film dell’orrore". I loro racconti avrebbero già dei riscontri dei carabinieri che stanno indagando sulla vicenda, coordinati dall'aggiunto Letizia Mannella e il pubblico ministero Alessia Menegazzo.

Sempre lo stesso schema

L’amministratore unico della Global Farma avrebbe usato sempre lo stesso "modus operandi" per irretire le sue vittime: prima convinceva le ragazze, tutte studentesse, ad andare nel suo appartamento sito in centro a Milano, promettendo loro uno stage nella sua azienda farmaceutica, in seguito le narcotizzava aggiungendo nei caffè e nelle bevande grosse quantità di benzodiazepine, e infine approfittava del loro stato di incoscienza per abusarne sessualmente e fotografarle nude. Proseguono intanto gli approfondimenti dei militari della compagnia Porta Monforte, guidati dal capitano Silvia Maria Ponzio, sui tanti complici, familiari e conoscenti, che avrebbe aiutato Di Fazio a conoscere le sue potenziali vittime, tutte giovani e belle studentesse in cerca di una opportunità di tirocinio formativo o di lavoro.

Secondo gli ultimi accertamenti, sarebbero almeno quattro le ventenni entrate in contatto con il 50enne. Ma il numero potrebbe aumentare nei prossimi giorni. Infatti, sembra che da sabato scorso siano giunte alla stazione dell'Arma della compagnia Porta Monforte, una decina di telefonate di altre possibili vittime dell’orco. Sarà compito degli investigatori fare verifiche nei prossimi giorni per accertarne o meno la veridicità. Molte avrebbero detto di non essersi fatte avanti prima perché avevano paura di possibili ritorsioni o minacce. Tutto potrebbe aver avuto inizio prima dell’ottobre 2020. Alcune fotografie che sono state trovate nei dispositivi elettronici appartenenti a Di Fazio, che raffigurano ragazze mezze svestite e addormentate, risalirebbero a diversi anni fa.

Con le ultime testimonianze sembra che le vittime venissero abusate per giorni, o anche settimane. Nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, il gip Chiara Valori aveva scritto: "Evidente serialità delle condotte".

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