Imprenditore siciliano denuncia: "Io picchiato dai poliziotti di Malta"

La denuncia choc di un imprenditore siciliano che su Facebook ha pubblicato foto e video di quello che è successo la notte del 23 febbraio

Imprenditore siciliano denuncia: "Io picchiato dai poliziotti di Malta"

Un imprenditore edile siciliano accusa la polizia di maltese di maltrattamenti. Fabrizio Scirè sul suo profilo Facebook ha diffuso una denuncia dettagliata da video e foto con ferite al volto e alla testa che testimonierebbero le violenze che avrebbe subito la notte del 23 febbraio scorso, mentre i suoi mezzi andavano in fiamme: "I miei camion bruciavano e il loro dovere era di aiutarmi, non di ridere. Otto poliziotti hanno preso a pugni me e mio figlio", scrive sulla sua pagina.

"I mezzi sono assicurati e non ci sono problemi", aggiunge, "ma otto poliziotti ci hanno massacrato di pugni. Abbiamo tutti i video, sia dell'aggressione da parte degli agenti, sia di colui che brucia i camion, ripreso da sei telecamere di tutta la zona". Malta è "una bellissima isola - assicura l'imprenditore siracusano - i maltesi hanno il loro carattere, ma non sono cattivi, sono persone cordiali e rispettose, io come molti altri qui ci abito, lavoro e sto benissimo". Anche per quanto riguarda la polizia, "ci sono agenti seri e professionali ed educati e all'altezza dei propri incarichi, ma esistono dei reparti che in divisa si sentono intoccabili e agiscono non solo contro gli italiani, ma anche contro siriani, libici, russi. Anche i maltesi subiscono e nessuno ha mai avuto il coraggio di denunciare, anche perché magari nessuno era in possesso di prove come i video. Con i miei legali denunciamo tutto sui media maltesi e italiani, al governo maltese e alla magistratura".

I fatti sarebbero avvenuti la sera di sabato 23 febbraio. Scirè si è precipitato nella sede della sua azienda dopo aver appreso che uno dei suoi camion stava bruciando e lì alcuni agenti di polizia lo avrebbero circondato e preso a spintoni. Il tutto è stato ripreso dalle telecamere e, in un video diffuso online e pubblicato dal quotidiano Times of Malta, si vedono alcuni uomini in divisa spingere violentemente Sciré e suo figlio. "Mi hanno pestato in tanti pur dicendogli che ero stato appena operato.

Hanno toccato mio figlio, il più grande, in presenza del più piccolo e anche in presenza di una signora che li implorava di fermarsi - scrive Scirè -. Queste cose sono inammissibili". Infine, una considerazione. "Il popolo maltese non c'entra nulla ed è una vittima come me. Io ho fatto il mio dovere di cittadino e di padre", conclude.

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