Inchiesta Consip, domiciliari a Romeo

Sono stati disposti i domiciliari per l'imprenditore napoletano Alfredo Romeo, in carcere da marzo con l'accusa di corruzione nell'ambito dell'inchiesta Consip. Romeo ora attende il braccialetto elettronico

Inchiesta Consip, domiciliari a Romeo

Sono stati dispostigli arresti domiciliari per Alfredo Romeo, l'imprenditore napoletano arrestato lo scorso mese di marzo con l'accusa di corruzione nell'ambito dell'inchiesta Consip. Romeo sarebbe però ancora detenuto nel carcere romano di Regina Coeli in attesa del braccialetto elettronico.

Il processo per Romeo e il funzionario Consip Marco Gasparri è fissato per il 19 ottobre. Al centro del fascicolo è la gara FM4, di "facility management", ovvero servizi per la Pubblica amministrazione, del valore di 2,7 miliardi, bandita dalla Consip nel 2014 e suddivisa in 18 lotti, alcuni dei quali puntava ad aggiudicarsi Romeo. L'imprenditore avrebbe preso parte alla gara per il lotto da 143 milioni di euro per l'affidamento di servizi in una serie di palazzi istituzionali a Roma, che andavano dalla pulizia alla manutenzione degli uffici.

Per raggiungere il risultato, Romeo, secondo quanto ha rivelato Marco Gasparri ai pm, e ribadito in sede di incidente probatorio, avrebbe corrotto il dirigente Consip con 100mila euro in tre anni, affinché gli desse una serie di informazioni

indispensabili per avere la meglio sugli altri partecipanti. Un sistema, quello di Romeo, nel quale - secondo la ricostruzione di Gasparri - l'imprenditore riteneva indispensabile pagare, poiché, a suo dire, tutti lo facevano.

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