Incidente Corso Francia, testimone: ''Ho visto le ragazze volare in aria''

A raccontare quanto accaduto in corso Francia è un 15enne che si trovava nei pressi di una fermata degli autobus in attesa che il semaforo diventasse verde per i pedoni

Incidente Corso Francia, testimone: ''Ho visto le ragazze volare in aria''

Le forze dell’ordine stanno continuando a raccogliere elementi e testimonianze per ricostruire l’incidente avvenuto la notte del 21 dicembre in Corso Francia a Roma costato la vita a Camilla Romagnoli e Gaia Von Freymann, le due amiche di 16 anni travolte dal Suv guidato da Pietro Genovese, figlio del regista Paolo, arrestato e posoto ai domiciliari.

Un prezioso contributo per fare luce sul dramma potrebbe essere fornito da un 15enne, uno dei principali testimoni oculari dell'incidente, che conosceva di vista le due ragazze perché le incontrava spesso per strada o nei locali. Come riporta il Messaggero, proprio quella notte, infatti, l’adolescente si trovava a poca distanza dal punto in cui le giovani sono state investite.

Il ragazzo si trovava in Corso Francia in prossimità della fermata degli autobus, vicino al sottopasso, in attesa che il semaforo diventasse verde per i pedoni così da poter attraversare la carreggiata. La serata trascorsa con gli amici stava finendo quando ecco che improvvisamente accade la tragedia

''Ero in attesa e guardavo a sinistra, per vedere se le macchine stessero rallentando, quando le ho viste mentre venivano travolte dall'auto'', ha raccontato l’adolescente. Tutto è accaduto in una frazione di secondi. ''Le ho viste volare in aria e ricadere sull'asfalto- ha continuato- non potevo crederci, pioveva, ho chiamato subito i soccorsi''. Il 15enne, nonostante lo choc, non si è perso d'animo ed è stato tra i primi a chiedere aiuto. Purtroppo, nonostante l’invervento dei sanitari, per le giovani non c’è stato nulla da fare.

Cesare Piraino, l'avvocato della famiglia Romagnoli, ha annunciato che sarà chiesta un'indagine difensiva per ottenere ''una ricostruzione scientifica dell'incidente, agli esclusivi fini dell'accertamento pieno della verità''. Il legale ha anche dichiarato che è già stato contattato uno dei periti italiani più prestigiosi ''nella ricostruzione scientifica degli eventi complessi e drammatici''.

''Teniamo a dire - ha puntualizzato Piraino - che è falso che il gruppo degli amici di Camilla avesse l'abitudine di svolgere quel fantomatico gioco del semaforo rosso di cui qualcuno ha parlato''. Il penalista ha aggiunto di essere ''profondamente rattristato prima che come difensore dei signori Romagnoli, come cittadino, per gli interventi in libertà di persone solo incuriosite dal fatto drammatico che ha gettato nella tragedia tre famiglie. Attendiamo con fiducia l'esito delle indagini da parte della Procura della Repubblica''.

Anche l'avvocato Giulia Bongiorno, legale dei Von Freymann oggi nominerà un tecnico per stabilire l'esatta dinamica dell’incidente. Le famiglie delle due ragazze morte non sono le sole a scegliere la strada delle perizie per ricostruire quanto accaduto la notte del 21 dicembre. La stessa mossa, infatti, sarà fatta dall'avvocato di Pietro Genovese, Gianluca Tognozzi.

La vicenda è piuttosto complessa anche perché negli ultimi giorni si sono susseguite versioni contrastanti da parte di alcuni testimoni. Nell'interrogatorio svolto nell'immediatezza dei fatti, Genovese aveva affermato di non avere visto le due 16enni attraversare la strada. Circostanza sostenuta anche da uno dei due amici a bordo con lui sul Suv.

Tra le dichiarazioni considerate relativamente più chiare vi è quella di una donna che con il marito si trovava in Corso Francia dietro l'auto che

transitava alla destra del Suv di Genovese e che ha rallentato vedendo le ragazze.''Ci siamo fermati e ho visto- ha detto la testimone. che le due ragazze venivano investite dall'auto alla nostra sinistra''.

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