Lo stesso giorno in cui ha scoperto di avere un tumore al seno, Elisabetta Socci ha anche saputo di essere incinta. La 36enne, moglie e futura madre, ha deciso di portare a termine la gravidanza ed è morta lo scorso luglio, ma la sua bambina è nata e sta bene. La donna, architetto, ha avuto entrambe le notizie il giorno del suo compleanno. Nonostante la malattia, ha scelto a tutti i costi di curarsi e far nascere sua figlia. Un anno e cinque mesi dopo la nascita della sua bimba, Cecilia, la 36enne è morta.
Oggi è il marito 35enne di Elisabetta, Matteo Grotti, a crescere la loro figlia in provincia di Cesena. La coppia si era conosciuta nel 2015 quando erano stati invitati entrambi al matrimonio di un amico che avevano in comune. Il loro fu un colpo di fulmine e quello stesso giorno avevano deciso di scambiarsi i numeri di telefono e tenersi in contatto. Poco dopo avevano iniziato a frequentarsi e si erano innamorati. Il matrimonio era arrivato tre anni dopo, nel 2018. Il marito di Elisabetta lavora come magazziniere a Pievesestina, comune in provincia di Cesena.
Il test di gravidanza
Dopo circa due anni di vita felice sotto lo stesso tetto, era arrivata la notizia che in un attimo aveva cambiato la vita dei neo sposi. La 36enne aveava scoperto di avere un tumore al seno. Intervistato da RavennaToday, Matteo ha ricordato che quel giorno “ci è caduto il mondo addosso in ospedale a Forlì le hanno prescritto alcuni esami, tra cui il test di gravidanza per accertarsi che non fosse incinta". Ma il destino aveva in serbo un’altra notizia sconvolgente. Lo stesso giorno, la donna ha scoperto di essere incinta. Poche ore dopo ha deciso di operarsi per cercare di rimuovere il cancro. Quando era al terzo mese, Elisabetta ha iniziato la chemioterapia e ha poi dato alla luce la sua Cecilia all’ottavo mese di gravidanza. Un anno e cinque mesi dopo la nascita della bimba, la sua mamma è morta. Matteo ha quindi dovuto pensare a crescere da solo la loro figlia.
Il messaggio del neo papà
Il neo papà ha affermato di aver raccontato la sua storia non per ricevere compassione o pietà, “ma solo per dire a chi sta combattendo la stessa guerra di non arrendersi.
Combattete come ha fatto Elisa. Si può vivere felici anche nella malattia, provando ogni tanto a dimenticarsela, a stare bene e a fare cose normali". Il 35enne ha spiegato che crescerà Cecilia raccontandole quanto la sua mamma fosse speciale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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