Secondo quanto apprende IlGiornale.it da fonti aeroportuali è stato cancellato il volo proveniente dall’India che doveva atterrare mercoledì all’aeroporto di Roma Fiumicino. È il primo dei tre collegamenti attesi nello scalo romano dal subcontinente in ginocchio per l’epidemia di Covid tra mercoledì e venerdì di questa settimana.
Lo scorso 28 aprile il ministro della Salute Roberto Speranza aveva promulgato un’ordinanza per vietare l'ingresso, da qualsiasi punto di confine, a chi negli ultimi 14 giorni avesse soggiornato o transitato in India, fatta eccezione per i cittadini italiani. Un provvedimento che nei giorni scorsi aveva portato all’annullamento di un altro volo che sarebbe dovuto atterrare al Leonardo Da Vinci da uno scalo indiano. Complice la scarsità di posti nei Covid Hotel della Capitale e l’istituzione di una zona rossa a Bella Farnia, frazione di Sabaudia, in provincia di Latina, dove sono centinaia gli appartenenti alla comunità indiana positivi al virus, il governo italiano starebbe facendo di tutto per cercare di dissuadere le partenze. L’obiettivo, secondo quanto si legge sul Messaggero, sarebbe quello di poter gestire direttamente attraverso la Farnesina il rimpatrio dei connazionali.
Mercoledì scorso un volo della Hi Fly proveniente da Nuova Dehli e diretto a Roma con scalo ad Amritsar era stato cancellato perché dopo le restrizioni imposte dall’ordinanza del ministero della Salute italiano si erano presentati all’imbarco soltanto in venti. Lo stesso, con tutta probabilità, è successo con il volo previsto per dopodomani. È verosimile che si verifichi lo stesso anche con i voli in programma per giovedì e venerdì, ma non ci sono ancora informazioni a riguardo. Intanto resta alta l’allerta per le triangolazioni dai Paesi Schengen. Nonostante il governo italiano avesse avvertito tutte le compagnie aeree del divieto di ingresso nel nostro Paese dei cittadini provenienti da India, Bangladesh o Sri Lanka, sabato, come racconta lo stesso quotidiano di via del Tritone, è arrivato a Fiumicino un cittadino indiano che era riuscito ad imbarcarsi su un volo decollato da Parigi. Il passeggero, poi risultato negativo al tampone, è stato fermato dalla polizia di frontiera di stanza nello scalo romano ed espulso dal territorio nazionale.
Intanto, nel pomeriggio di oggi l’Istituto per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma ha fatto sapere che delle 23 persone partite dall’India, sbarcate lo scorso 28 aprile a Roma, che sono risultate positive al Covid, soltanto una ha contratto la variante indiana. Dall’analisi del tampone, infatti, rendono noto dall’ospedale, sono emerse "tutte le mutazioni tipiche della variante Indiana B.1.617, compresa quella nella proteina Spike in posizione 484".
Allo stato attuale, precisano dall’istituto, "non vi è dimostrazione di aumentata contagiosità e patogenicità delle varianti indiane".Altri 12 passeggeri, invece, avrebbero contratto il Covid in forma "riconducibile a ceppi indiani mancanti di questa specifica mutazione".
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