India, Girone ricoverato per dengue

Il virus esiste in quattro sierotipi differenti. L'ulteriore infezione con un altro sierotipo comporta un aumento del rischio di complicanze gravi

India, Girone ricoverato per dengue

Salvatore Girone è stato colpito da febbre Dengue ed è ricoverato all’ospedale di New Delhi. Sono già partiti due medici italiani per l’India. Il ministro della Difesa Roberta Pinotti ha chiamato il marò e segue la vicenda. La febbre dengue, più conosciuta semplicemente come dengue, è una malattia infettiva tropicale causata dal virus Dengue. Il virus esiste in quattro sierotipi differenti e generalmente l'infezione con un tipo garantisce un'immunità a vita per quel tipo, mentre comporta solamente una breve e non duratura immunità nei confronti degli altri. L'ulteriore infezione con un altro sierotipo comporta un aumento del rischio di complicanze gravi. La situazione del marò italiano non è grave, il fuciliere di marina è assistito anche da medici italiani. Il ricovero in ospedale è precauzionale, come sempre avviene in questi casi e come accaduto già in passato con altri soldati italiani in missione all’estero. Secondo quanto trapela dal ministero della Difesa, la situazione sanitaria di Girone "è sotto controllo". Il militare italiano "è monitorato e seguito bene dai medici indiani". La febbre di Dengue è una patologia che colpisce spesso i militari in missione all’estero, e il fatto che siano partiti due medici dall’Italia per assistere il fuciliere, "è normale - spiegano dalla Difesa - perchè ogni volta che un nostro militare in missione all’estero ha problemi di salute, viene sempre raggiunto da sanitari italiani".

Adesso Girone verrà sottoposte ad un ciclo di cure. Di fatto non è proprio un buon momento per il marò che è rimasto nelle mani dell'India. La sentenza del Tribunale di Amburgo di qualche giorno fa ha sopseso i procedimenti giudiziari di India e Italia sulla vicenda de fucilieri, ma di fatto ha lasciato nelle mani della giustzia indiana Girone che non potrà rientrare in Italia. Una decisione, quella del Tribunale del Mare, che ha di certo scosso la famiglia di Girone. Il padre si è sfogato: "Siamo un po' arrabbiati dopo il verdetto", aveva dichiarato dopo la sentenza. Il barese Girone, con il commilitone tarantino Massimiliano Latorre, è accusato di aver ucciso due pescatori indiani scambiandoli per pirati. Latorre è in Italia con un permesso speciale della Corte suprema Indiana che gli ha concesso di curarsi in patria dopo essere stato colpito da un ictus a Nuova Delhi.

Parlando della sentenza, il papà di Girone ha spiegato che i parenti "non l’hanno presa bene, ma restiamo sempre in attesa di buone notizie". Scusandosi "per non poter dire di più", Michele Girone ha infine aggiunto di "non aver sentito suo figlio"

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