Gli islamici protestano e la Malesia censura "Despacito"

L'annuncio del governo di Kuala Lumpur: il brano di Luis Fonsi non verrà più trasmesso sulle radio governative dopo le proteste dei partiti islamici

Gli islamici protestano e la Malesia censura "Despacito"

Despacito? Non sulla radio di Stato. La Malesia ha vietato la messa in onda della popolarissima canzone di Luis Fonsi che da mesi è in testa alle classifiche di tutto il mondo.

All'origine della polemica, fra l'altro, le accese proteste del partito islamico di opposizione, il Amanah Negara, che ha fatto pressioni sul governo perché censurasse quella canzone considerata decisamente "troppo sexy". La portavoce Atriza Umar della sezione femminile del movmento ha infatti descritto come "pornografico" e poco adatto ai bambini il testo della canzone.

Il testo in effetti parla del corteggiamento di una donna, con l'elenco di tutte le cose che l'uomo vorrebbe fare, non senza riferimenti sessuali più o meno espliciti. Messo sotto pressione, il governo malese alla fine ha ceduto.

Il ministro per le Comunicazioni di Kuala Lumpur Salleh Saled ha riferito all'agenzia AFP che "Despacito non sarà più trasmessa dalle reti radiofoniche

governative perché abbiamo ricevuto pubbliche lamentele. Le parole di quella hit non sono adatte per essere ascoltate". Il ministro ha inoltre annunciato che anche le radio private verranno "invitate" a censurare il brano di Fonsi.

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