La crescita degli stipendi è al minimo storico, mentre continua ad aumentare, invece, il gap con i prezzi.
A lanciare l'allarme è l'Istat: continua ad allargarsi così la forbice tra carovita e buste paga, a svantaggio di quest'ultime.
Le conseguenze si ripercuotono in termini di perdita del potere d’acquisto dei lavoratori.
Secondo i dati dell'Istituto di statistica, a febbraio le retribuzioni contrattuali orarie sono salite di appena lo 0,3% su base annua. Si tratta di nuovo minimo storico: è lʼincremento più basso dal 1982.
Se la crescita degli stipendi è al minimo storico, sale invece il gap con i prezzi. A febbraio i costi sono saliti dell'1,6%: una velocità cinque volte superiore a quella dei salari.
Quindi, se anche
l'inflazione è tornata su livelli "normali", non è così per gli stipendi, scrivi Tgcom24.Secondo l'Istat, lo scenario potrebbe cambiare con lo sblocco della contrattazione nella pubblica amministrazione.
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