Coronavirus, c'è la settima vittima. In Italia oltre 200 contagiati

Si tratta di un uomo di Castiglione d'Adda, in provincia di Lodi. Sono oltre 200 i casi di contagio in Italia, mentre le vittime salgono a 7. Borrelli: "Nel nostro Paese c'è sicurezza, si può venire tranquillamente"

Coronavirus, c'è la settima vittima. In Italia oltre 200 contagiati

In Italia c'è il settimo morto per il nuovo coronavirus. La vittima, la sesta registrata in Lombardia in pochi giorni, è un 62enne di Castiglione d'Adda, in provincia di Lodi. Questa mattina, il commissario straordinario Angelo Borrelli, nel corso di una conferenza stampa nella sede della protezione civile a Roma, ha fatto il punto sulla situazione, riferendo di 219 contagi in totale. Poi, nel corso della giornata, i numeri sono aumentati. Le persone colpite in Italia dal Covid-19 sono attualmente 222, mentre 7 sono le vittime, tra Lombardia e Veneto.

La situazione in Lombardia

In particolare, questa mattina, in Lombardia erano 167 i casi di contagio, "di cui 163 sono i positivi e 4 i deceduti". A poco più di tre giorni dall'annuncio del primo caso di coronavirus in Lombardia, i pazienti positivi al Covid-19 si sono moltiplicati a gran velocità. Il paziente numero uno era stato il 38enne di Codogno, risultato positivo nella notte tra il 20 e il 21 febbraio. Qualche ora dopo erano emersi altri 2 casi e, la mattina dopo, i pazienti erano già aumentati a 6, mentre la sera stessa se ne registravano 15. Nella giornata del 22 febbraio, i contagiati erano arrivati a 47 e ieri, i positivi sono arrivati a 112. Dopo i 167 casi confermati questa mattina, nel primo pomeriggio, le persone contagiate in Lombardia "sono salite a 172". A confermarlo è l'assessore al Welfare Giulio Gallera che ha reso noto il numero dei contagi, spiegando: "Ad oggi abbiamo processato 1.500 tamponi, l'indagine è approfondita e questo sta portando ad evidenziare casi positivi. Il 70% sono maschi e il 30% femmine". A Milano, i casi di contagio sono 3, ma un quarto è in dubbio, mentre "il 90% dei casi si registra tra Lodi, Cremona e Pavia".

Le misure a in Lombardia

Scuole, musei, cinema e pub chiusi a Milano, per cercare di contrastare la diffusione del coronavirus. Ma non solo. Ieri è stata disposta anche la chiusura del Duomo. E oggi, la procura ha chiuso gli uffici al pubblico: per le informazioni, gli utenti potranno rivolgersi all'ufficio Urp. Le comunicazioni con gli avvocati proseguiranno via telematica e le udienze si svolgeranno a porte chiuse o con numeri minimi di persone in aula. Annunciata anche la cancellazione degli spettacoli nei teatri, compresa La Scala.

Durante la conferenza stampa del pomeriggio, l'assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera, ha ribadito la sospensione di sagre, fiere e della chiusura di bar e pub. Viene annunciata anche la chiusura dei negozi dei centri commerciali nei weekend "salvo gli alimentari": "Lo abbiamo fatto per evitare un sovraffollamento", ha specificato il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. Rimangono aperti, invece, i ristoranti, mentre sono sospese tutte le attività ludiche e sportive, che prevedono la chiusura delle palestre, delle piscine e dei centri termali. Consentiute attività all'aperto, ma senza l'uso di spogliatoi. Fontana e Gallera ricordano anche che le cerimonie civili e religiose sono consentite, ma con una partecipazione limitata.

Sul tema dei tamponi, l'assessore Gallera specifica le modalità di utilizzo, spiegando che "all'inizio, quando i casi erano pochi, i tamponi venivano fatti a tutti i contatti diretti con i casi positivi". L'obiettivo era quello di ricostruire il percorso del virus, per isolarlo. Ma ora, visto il gran numero di contagi, si procede in modo diverso: "I contatti delle persone positive vengono messe in isolamento e vengono monitorate". E, nel caso la temperatura corporea di queste persone subisse una variazione, anche minima, verranno sottoposte al tampone.

Palazzo Lombardi ha lanciato un nuovo numero per l'emergenza, così da evitare l'intasamento del 112, che rischierebbe di penalizzare chi ha altre patologie: il nuovo contatto è 800.89.45.45.

Il militare contagiato

È risultato positivo al coronavirus anche un militare dell'Esercito italiano, residente a Cremona e in servizio a Milano. Il militare contagiato era assente dal servizio già dallo scorso mercoledì e si trovava in casa, quando ha accusato i primi sintomi della malattia. Immediata l'applicazione della misura di "sorveglianza sanitaria" del personale presente nella struttura in cui l'uomo svolgeva servizio: "sono state prontamente avviate le verifiche sanitarie di tutto il personale della base per il previsto periodo di sorveglianza sanitaria". Inoltre, sono stati disinfettati tutti i locali interessanti, per procedere alla disinfestazione del virus.

​Le altre Regioni

Il Veneto, questa mattina, aveva "27 casi in totale con 1 deceduto, quindi 26 sono i positivi". Poi, il numero di persone risultate positive al Covid-19 è salito a 32: secondo il bollettino della Regione Veneto, si tratta di 24 pazienti di Vò Euganeo, 4 di Mirano e 4 di Venezia. Numerosi casi anche in Emilia Romagna, dove i contagi hanno raggiunto i 18 pazienti, mentre numeri più contenuti si registrano in Piemonte, con 3 casi accertati e un quarto in dubbio (si tratterebbe di una minore, per la quale si stanno eseguendo ulteriori test) e nel Lazio, con 3 positivi, di cui uno dimesso. Gli altri due, sono i turisti cinesi che per primi hanno contratto il virus, ricoverati allo Spallanzani. In Liguria, invece, sono stati registrati dei casi sospetti, ancora in attesa di conferma. Un primo caso di positività al Covid-19 è stato registrato anche in Alto Adige: di tratta di un uomo, che sarebbe risultato negativo a un primo test.

Le vittime

La prima vittima italiana, deceduta a causa del coronavirus, è stato Adriano Trevisan, 78enne di Vo' Euganeo, in provincia di Padova, morto il 20 febbraio. L'uomo, ricoverato da una decina di giorni, non era mai stato in Cina. La seconda persona a morire per aver contratto il Covid-19 è stata una donna di 75 anni, residente a Casalpusterlengo, nella zona rossa del Lodigiano. Ieri, poi, era arrivata la notizia della terza vittima: si tratta di Angela Denti, 68 anni, di Trescore Cremasco, in provincia di Cremona, già ricoverata per un tumore. Questa mattina, invece, alla lista si sono aggiunti altri due decessi: il primo riguarda un uomo di 84 anni, di Villa di Serio, il secondo un uomo di 88 anni, nato a Caselle Landi. Era stata annunciata anche la morte di una donna di Crema, ma gli Spedali Civili di Brescia hanno negato il decesso e la Regione Lombardia ha smentito la notizia: "In merito alla notizia diffusa dagli organi di stampa in relazione ad una morte agli Spedali Civili di Brescia - si legge in una nota - sentita la Direzione Sanitaria dell'Azienda Socio Sanitaria Territoriale, Regione Lombardia smentisce tale informazione, precisando che in tale struttura non si è verificato alcun decesso". Nel pomeriggio, però, è stato segnalato un altro morto in Lombardia: un uomo di 80 anni di Castiglione d'Adda, in provincia di Lodi, ricoverato lo scorso giovedì per un infarto. Poi, essendogli stata diagnosticata anche una polmonite, era stato sottoposto al tampone, risultato positivo per il coronavirus. In serata è arrivata la notizia di un altro decesso: un 62enne si Castiglione d'Adda, morto all'ospedale di Como. Si tratta della settima vittima in Italia.

Le parole del commissario Borrelli

Il capo della protezione civile Angelo Borrelli ha aggiunto: "Dei 219 casi confermati di coronavirus nel nostro Paese, 99 sono le persone ricoverate in ospedale con sintomi, 23 sono in condizioni più serie in terapia intensiva e 91 non hanno sintomi e sono a casa in isolamento". A questi, si aggiungono i 5 deceduti (4 in Lombardia e 1 in Veneto) e una persona guarita: si tratta, in quest'ultimo caso del ricercatore che era stato ricoverato allo Spallanzani. Poco dopo, le persone contagiate sono salite a 224, dato l'aumento dei pazienti lombardi da 167 a 172, come annunciato in una nota di Palazzo Lombardia. In serata, Borrelli ha riferito che i casi di contagio accertati sono attualmente 222, di cui "101 con sintomi, 27 in terapia intensiva e 94 in isolamento". Inoltre, sono stati confermati i 6 morti e una persona guarita.

In merito ai focolai in Veneto e Lombardia, Borrelli ha precisato: "I focolai sono ancora quelli indicati. Non ho conferma dalle strutture regionali di un collegamento tra il focolaio del Lodigiano e quello del Padovano". È poi risultato negativo, infatti, il presunto 'paziente zero' di Vo' Euganeo, che sarebbe stato a Collegno e che sembrava poter essere il collegamento tra i due focolai. I controlli effettuati finora solo circa 2,5 milioni e, annuncia il commissario, oggi si arriverà a 3 milioni. Nonostante i controlli, "c'è un periodo di incubazione con cui fare i conti".

Borrelli assicura: "Il Paese è sicuro, si può venire tranquillamente. In Italia si è cercato di arginare la diffusione del contagio con le misure maggiormente precauzionali. Abbiamo registrato due focolai e siamo intervenuti con misure impegnative e pesanti quindi riteniamo che nel nostro Paese ci sia sicurezza e si possa venire tranquillamente". Infine in serata il conto degli italiani contagiati sale a 230.

Un medico italiano, in vacanza nel sud di Tenerife, è stato riconosciuto positivo al coronavirus. L'uomo si era recato in una clinica privata perchè ammalato, hanno riferito autorità locali. Il paziente è attualmente in isolamento presso la clinica Quiron Sur di Adeje.

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