Cento euro per entrare in Italia: quanto costa aggirare i controlli

La Repubblica di Moldavia si trova attualmente sulla black list del governo per l'elevato numero di contagi da Coronavirus, eppure bastano 100 euro ed un semplice autobus per raggiungere Roma ed altre città italiane

Cento euro per entrare in Italia: quanto costa aggirare i controlli

Malgrado i divieti vigenti che impediscono a tutti coloro che provengono dalla Repubblica di Moldavia, zona extra-Schengen dell'est Europa inserita fra le località a rischio per l'elevato numero di contagi da Covid-19, di raggiungere il nostro Paese, arriva oggi la notizia di viaggi della fortuna sfuggiti al controllo delle autorità.

Nonostante il blocco dei voli da e per la Moldavia, con tanto di divieto assoluto di transito nella penisola italiana per tutti coloro che provengono dalla località inserita nella "lista nera" del governo, in molti sono riusciti comunque a raggiugnere il nostro Paese mediante dei semplici viaggi in autobus.

A segnalare la situazione è il quotidiano "Repubblica", che parla di mezzi partiti da Chişinău, capitale della Repubblica di Moldavia, e arrivati senza alcun problema nè intoppo a Roma. Si tratterebbe di viaggi ben organizzati, che prevedono spesso e volentieri anche la corruzione degli agenti della polizia alla frontiera con la Romania. Le persone a bordo dei bus offrono tranquillamente del denaro nascosto in precedenza all'interno dei passaporti.

Tale traffico illecito non è in alcun modo tenuto nascosto, anzi, viene addirittura esplicitamente pubblicizzato. "Transport pasageri si colete" si legge sia su alcune pagine Facebook che su biglietti da visita distribuiti fra i cittadini, con tanto di recapiti telefonici (italiani e moldavi) e percorsi illustrati, come in una sorta di agenzia di viaggi. Meta privilegiata nello Stivale non soltanto Roma, ma anche Milano, Trento, Padova, Treviso e Belluno. Per poter usufruire del servizio sono sufficienti 100 euro.

In piazzale Ezio Tarantelli, zona a sud di Roma a poca distanza dall'ippodromo di Tor di Valle, si conclude la corsa di molti degli autobus con targa moldava. Gli arrivi avvengono senza sosta, dato che la Capitale sarebbe una delle mete più ambite. I mezzi con targa straniera non trasportano soltanto persone, ma anche cibo e beni di prima necessità.

"Siamo qua tutto sabato e domenica fino alle 2 del pomeriggio", racconta con relativa tranquillità a "Repubblica" uno degli autisti. "Sì, i voli sono chiusi, è vero. Ma con il pullman... possiamo entrare". Il tutto a prezzi tutto sommato abbordabili. "100 euro e la persona sta qua, si può pagare anche all'arrivo. Partiamo mercoledì dal centro di Chiinau, dopo 36 ore arriviamo a Roma, all'Anagnina, tra le 2 del pomeriggio e le 8", spiega il soggetto. E se all'Anagnina vengono effettuati dei controlli anti-Covid, chi invece scende in piazza Tarantelli non trova alcun presidio sanitario. I nuovi arrivati lasciano così il bus e se ne vanno, alcuni con dei conoscenti venuti a prenderli in auto, altri usufruendo del treno.

L'unico possibile ostacolo incontrato dai viaggiatori, come detto in precedenza, possono essere i controlli alla frontiera di Giurgiulești, al confine della Moldavia con la Romania, ma alcune guardie accettano del denaro per sorvolare sulla violazione.

"Possono essere 50 euro, ma anche di più, dipende dall'agente e da quanto l'autista decide di intascarsi. Parliamo di almeno 3mila euro che entrano nelle tasche del doganiere, un bel gruzzoletto. E una volta entrati in Europa non c'è più pericolo, i pullman non vengono mai fermati", rivelano alcuni informatori.

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