Ieri erano Audrey Hepburn, Jacqueline Kennedy e Grace Kelly. Poi, in un momento di scarsa presenza di vere dive cinematografiche, sono arrivate le super top model, da Linda Evangelista a Jerry Hall passando per Christy Turlington e, in successione dopo alcuni anni, Kate Moss, ancora oggi icona sempreverde tallonata dalla brasiliana Gisele Bundchen.
Ma non sono le uniche regine di cuori a rappresentare stile e bellezza contemporanei. «Straordinaria per me rimane la principessa Carolina di Monaco, curata, raffinata, affascinante con un viso segnato dall'età ma proprio per questo bellissimo. Ha qualcosa di speciale. So che spesso acquista anche i nostri abiti, e questo mi onora» dice l'imprenditore filosofo Brunello Cucinelli citando la primogenita di Grace Kelly e sua degna erede quando si parla appunto di un'eleganza che non riguarda solo i vestiti, ma anche l'anima. Questione di dna. E del resto la figlia di Caroline, Charlotte Casiraghi, stessa bellezza e grande classe nonostante la giovane età, si candida a diventare una delle icone di domani. Frida Giannini, direttore creativo di Gucci, l'ha scelta come testimonial della nuova linea Beauty.
Ma per stilare una classifica delle donne più influenti della nostra epoca non si può non partire da Angelina Jolie, un sex symbol a tutti gli effetti, ma anche madre di sei figli e ambasciatrice Onu impegnata nel sociale come aveva fatto Audrey Hepburn. Non a caso tempo fa la Jolie aveva dichiarato: «Vorrei essere come Audrey Hepburn, vorrei riuscire ad aiutare tante persone come ha fatto lei. È stata un modello cui tutte dovremmo rifarci». Dichiarata spesso la donna più affascinante del mondo e inserita fra le 100 personalità più potenti e influenti - nel 2013 è stata l'attrice più pagata di Hollywood - la Jolie, 39 anni, si è recentemente sposata con Brad Pitt indossando un abito disegnato da Donatella Versace. Perfetto per il suo fisico da modella e da sensuale eroina che ha ottenuto fama internazionale nei panni di Lara Croft.
Fra le attrici contemporanee che sono diventate muse di tanti stilisti, non va dimenticata la tedesca Hanna Schygulla, charme inquietante e fascino ambiguo. L'attrice oggi settantenne, insieme al regista Rainer Werner Fassbinder, animò la scena teatrale e cinematografica negli anni Settanta. Memorabile nel film «Le lacrime amare di Petra von Kant» del 1972 - Miuccia Prada ha omaggiato la strepitosa personalità della Shygulla con la collezione per il prossimo inverno - e poi ne Il matrimonio di Maria Braun (1978) con cui ottenne il successo internazionale.
«Trovo Hanna Schygulla molto femminile e seducente» dice l'imprenditore stilista Angelo Marani decantando soprattutto il viso poco truccato e il suo modo inconfondibile di vestire abito tous les jours. Su questi livelli d'intensità e d'eleganza si posizionano donne di gran carattere come Uma Thurman, attrice ed ex modella, che ha calcato il recente red carpet di Venezia con un abito firmato Alaïa e il sorriso di chi - dicono gli esperti di gossip - ha ritrovato l'amore di Quentin Tarantino, il regista che l'aveva diretta vent'anni fa in Pulp Fiction facendola diventare a tutti gli effetti la sua musa. Ed è stata modella prima di diventare attrice anche Charlize Theron, sudafricana di origine ma naturalizzata americana, che ha conquistato con la sua grazia e la sua dolcezza, il cuore di Sean Penn.
Testimonial per anni della maison Dior, Charlize era partita con un celebre e per tanti indimenticabile spot della Martini girato in Italia dove a parlare di seduzione era il suo memorabile fondo schiena
scoperto da un filo che, birichino, s'impigliava in una sedia smagliando il suo mini abito. Con una testa color platino e un eye liner marcato, ricordava un'altra grandissima icona: Marilyn Monroe. Ma questa è un'altra storia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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