L’odore acre penetra nelle narici fino a bruciarle. Solo poche ore prima gli extracomunitari che popolano abusivamente l’ex caserma dei vigili del fuoco hanno acceso l’ennesimo falò per riscaldarsi durante la notte. Il freddo è pungente e neppure le mura dell’edificio pericolante sono sufficienti a garantire un dignitoso ricovero. Gli stranieri che rifiutano l’ospitalità della Caritas diocesana trascorrono in questo luogo gran parte del loro tempo. Entrando nella struttura sita nel centro storico di Aversa, in provincia di Caserta, a pochi metri dalle abitazioni dei residenti, viene da pensare immediatamente a un paradosso. Qui un tempo alloggiavano i pompieri, pronti ad intervenire per domare gli incendi divampati sul territorio, ora le fiamme stanno divorando la vecchia casa dei vigili del fuoco.
"Siamo alla disperazione – afferma Ferdinando De Simone, uno degli abitanti dei condomini confinanti con l’ex caserma – respiriamo i fumi prodotti dai falò ogni giorno. Nell’edificio si riparano numerosi extracomunitari, per la maggior parte drogati e alcolizzati, che rifiutano l’aiuto della Chiesa per fare i loro comodi. Di notte si gela e loro hanno pensato di riscaldarsi accendendo dei fuochi con qualsiasi materiale a disposizione. E ne hanno di roba da bruciare, visto che l’area è diventata una discarica abusiva".
Effettivamente l’immagine che balza subito agli occhi arrivando sul posto è di totale abbandono ed estremo degrado. La cancellata è divelta e all’ingresso sono depositati cumuli di rifiuti di ogni genere. Le diverse amministrazioni comunali che si sono succedute negli ultimi anni ogni tanto operano delle bonifiche sommarie, ma dopo pochi giorni l’ex caserma si riempie nuovamente di immondizia.
Entrati all’interno della struttura, con qualche rischio, dato che l’edificio è pericolante e non in sicurezza, lo scenario diventa apocalittico. Materassi, coperte, vestiario, materiale di risulta sono accumulati sui pavimenti delle stanze sventrate, senza mobili e porte. Quasi tutto è andato a fuoco, producendo una sottile coltre di fumo e un odore nauseabondo. Tra le ceneri, un letto improvvisato, con un piccolo comodino e gli effetti personali di qualcuno. A terra, a due passi dal materasso, un paio di ciabatte e sul mobiletto un pettine.
Nella stanza a fianco un cucinino organizzato alla meglio: due pietre che reggono un pentolino, ancora caldo, e sotto i cippi di legno ancora ardenti. Da poco gli extracomunitari hanno fatto colazione, prima di vagabondare in città. “Abbiamo inoltrato un esposto ai carabinieri di Aversa – continua De Simone – mostrando tuti i disagi che subiamo quotidianamente e chiediamo da mesi alla nuova amministrazione comunale di intervenire in maniera concreta, ma risultati non ne abbiamo ottenuto”.
Il consigliere di minoranza Alfonso Oliva, ex assessore nel precedente esecutivo, è stato tra i fautori dell’acquisizione al patrimonio comunale della caserma dei vigili del fuoco, ceduta gratuitamente dalla Provincia di Caserta. Non fa una piega quando gli si fa notare che il problema esisteva già in precedenza e che non era stato risolto. “Non abbiamo fatto in tempo – spiega Oliva – perché il Consiglio comunale è stato sciolto anticipatamente. Avevamo le idee chiare: volevamo creare un grosso parcheggio, anche interrato, che servisse il Tribunale cittadino di Napoli Nord, uno dei Palazzi di giustizia più grandi d’Italia. Questo è un suggerimento che diamo anche al nuovo esecutivo che, fino a questo momento, non ha prodotto nulla sull’argomento”.
L’assessore al Patrimonio, Luigi Fadda, di concerto con i consiglieri Eugenia D’Angelo, Paolo Cesaro e Imma dello Iacono, membri della commissione Affari generali, considerato lo stato di degrado e di pericolosità in cui versa l’ex caserma dei vigili del fuoco, hanno comunicato recentemente che la struttura verrà demolita. Per l’attuazione di tale indirizzo politico-amministrativo è stato dato mandato al dirigente dell’area tecnica di quantificare le somme necessarie a tale demolizione e al dirigente dell’area finanziaria di reperire i fondi nel redigendo bilancio.
L’assessore e i consiglieri di maggioranza della commissione intendono, con ciò, dare seguito all’atto di impulso politico del sindaco Alfonso Golia protocollato lo scorso 13 gennaio. “Nelle more della programmata demolizione – dichiara il presidente della commissione Urbanistica Domenico Menale – a breve saranno chiusi i possibili accessi.
Successivamente alla demolizione, l’area liberata dal manufatto sarà destinata ad un uso pubblico al servizio della cittadinanza. La destinazione verrà definita in sede di programmazione dai gruppi di maggioranza”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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